Sala: «San Siro, il momento della verità sarà a marzo: i soldi per quartiere e fasce più deboli»

Il sindaco di Milano traccia la roadmap: data la manifestazione di interesse di Inter e Milan, ora i club dovranno presentare il piano economico-finanziario rivisto e poi si procederà alla vendita del Meazza e delle aree limitrofe.

Sala
Giuseppe Sala (Image credit: Depositphotos)

Per il nuovo San Siro il mese della verità sarà marzo. A ribadirlo è il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che nelle scorse settimane si è recato a Roma, insieme alle società, per incontrare vari esponenti del governo e discutere del dossier Meazza.

«Più volte ho detto che avrei preferito sistemare quello attuale – ammette Sala a Italia Oggi –. Ma sono le società di calcio a investire e, se perseguono il disegno di un nuovo stadio, alla fine possiamo solo evidenziare l’importanza di non stravolgere l’abitudine dei tifosi di andare a San Siro e quindi che si trovi il modo per poterlo realizzare nella stessa zona, in una realtà che è ben servita».

Passi in avanti: «In questa direzione si è fatto un passo importante con la manifestazione d’interesse da parte dei club, il momento della verità sarà a marzo quando ci consegneranno il piano economico finanziario rivisto, una volta approvato, se tutto andrà bene, da lì in poi partiremo con le procedure per cedere stadio vecchio e aree alla società».

Investimenti nel quartiere: «L’Agenzia delle Entrate ha stimato il valore di stadio e aree in 197 milioni di euro. Occorreva una valutazione ponderata e incontestabile. Le società lo sanno, se sono interessate e se tutto funzionerà pagheranno quella cifra. Impiegheremo quel denaro per il quartiere e per le fasce più deboli. Ho chiesto al consiglio comunale una proposta nell’ambito di queste linee guida, non intendo dirottarli su altri capitoli».

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