Cancellò il video di Seck in un caso di “revenge porn”: chiesti un anno e 10 mesi per un ex Pm di Torino

Secondo la Procura di Milano sarebbero state cancellate le prove del revenge porn e non sarebbero state approfondite le indagini, perché il cellulare di Seck non è mai stato sequestrato.

Di
Caso Seck depistaggio
Demba Seck (Foto: Simone Arveda/Getty Images)

La procuratrice aggiunta di Milano Tiziana Siciliano e la pm Giancarla Serafini hanno chiesto una condanna ad un anno e 10 mesi per Enzo Bucarelli, ex pm di Torino accusato di avere cancellato dal cellulare di Demba Seck, ex calciatore granata oggi in prestito al Catanzaro, alcuni video intimi che quest’ultimo aveva girato di nascosto con l’ex fidanzata, ignara di essere ripresa. Lo riporta l’Ansa.

Il video era stato poi divulgato dal giocatore agli amici e che aveva portato ad aprire un fascicolo per ‘revenge porn’, poi chiuso con un’archiviazione per il giocatore del Toro. La richiesta è arrivata oggi nel processo con rito abbreviato, davanti al gup Luigi Iannelli, nel quale la difesa dell’ex pm ha chiesto, invece, l’assoluzione. Il magistrato è stato trasferito a Genova come giudice civile dal Csm in attesa della definizione del procedimento penale.

A chiedere il rinvio a giudizio di Bucarelli, che ha sempre respinto ogni addebito, era stata la pm Serafini, titolare del fascicolo (Milano indaga sui reati commessi da magistrati di Torino) con l’aggiunta Siciliano, accusandolo di depistaggio e frode processuale. Secondo l’ipotesi d’accusa, l’allora pm avrebbe cancellato le prove del ‘revenge porn’ e non avrebbe approfondito le indagini, perché il cellulare di Seck non è mai stato sequestrato. Inoltre, avrebbe convinto la ragazza “a non procedere”, inducendola a firmare una transazione economica in cui era previsto che lei rimettesse la querela. La prossima udienza del processo è fissata per il 3 febbraio.