In un colosso da 17.848 dipendenti in 177 Paesi e che ha venduto 12,138 miliardi di lattine, con un fatturato da oltre 10 miliardi di euro, una fetta di entrate arriva anche dall’Italia. Piccola, pari a poco meno del 2% circa, ma comunque significativa. Dal 1995 infatti in Italia esiste una holding italiana di Red Bull, la Red Bull SRL, con sede inizialmente a Roma e poi spostata a Milano. Una holding che potrebbe anche ssere quella attraverso cui investire nel mondo del calcio, con le voci che si rincorrono negli ultimi mesi a partire dall’ipotesi Torino.
Secondo i dati ufficiali del bilancio al 31 dicembre 2023, consultato da Calcio e Finanza, nel corso del 2023 la Red Bull SRL ha registrato ricavi per complessivi 176,3 milioni di euro, in crescita rispetto ai 157,5 milioni di euro del 2022. In particolare, la vendita all’ingrosso ha generato ricavi per 171,8 milioni di euro (di cui 166,9 milioni in Italia e 4,8 milioni a San Marino), con ulteriori 3 milioni legati ad altri ricavi (di cui ad esempio 1,3 milioni legati alle entrate per eventi e sponsorhip).
Tra i costi, invece, i contributi promozionali sono stati pari a 31,5 milioni di euro mentre per pubblicità e promozione la società ha avuto costi per 26,4 milioni di euro, con costi di acquisto invece delle merci per 56,4 milioni dalla casa madre austriaca, la Red Bull GMBH (che da sola, senza guardare ai conti consolidati, ha registrato ricavi per 7 miliardi con utile di 1,5 miliardi e un patrimonio netto a 2,8 miliardi). Il bilancio si è così chiuso con un utile di 4,7 milioni rispetto al risultato positivo di 5,9 milioni nel 2022.
Guardando al mercato, in particolare, Red Bull sottolinea di aver «mantenuto la sua chiara posizione di leadership nel mercato. Nel Retail (composto da Iper, Super, Libero Servizio, Grocery tradizionale e Discounts) Red Bull evidenzia una quota di mercato a volume del 38% ed a valore del 52% (fonte Circana 31/12/2023). Coerente con tali dati è il livello di distribuzione nel Retail, dove si mantiene e si consolida una fortissima presenza distributiva sia numerica che ponderata rispettivamente pari a 97,6% e 99,9%. All’interno del segmento Energy Drinks, nell’Ho.re.ca Red Bull si è ancora una volta confermato leader assoluto con una quota di mercato stabilmente intorno al 90% sia nell’Ho.re.ca serale che diurno».
Numeri che Red Bull ritiene in forte crescita anche nel 2024. «La categoria all’interno della quale opera Red Bull (Energy Drinks) è in continua crescita e prevediamo quindi anche nel corso del 2024 un forte aumento di consumi in linea con i risultati passati (tenendo anche conto del meteo sfavorevole durante il periodo di picco estivo). La nostra società continuerà ad aumentare gli investimenti sia di marketing che di personale rafforzando ulteriormente la nostra presenza sul territorio (merchandising). La quota di mercato di Red Bull nel segmento degli Energy Drinks aumenterà, o rimarrà stabile, nonostante la forte politica promozionale del nostro competitor principale. Red Bull rimarrà comunque leader incontrastato di una categoria di prodotto in forte crescita. Come negli anni precedenti la nostra società continuerà nella strategia già intrapresa e volta a rafforzare la marca in maniera stabile e duratura, attraverso forti investimenti di marketing e commerciali, e sfruttando tutte le possibili sinergie con i partner della distribuzione». Investimenti di marketing che, chissà, potrebbero riguardare da vicino anche il calcio.