Una pioggia di 7 miliardi in acconto dividendi. È quella che si abbatterà oggi su Piazza Affari con alcuni titoli che staccheranno in anticipo una parte di cedola che sarà pagata l’anno prossimo. Le società più generose saranno le banche. Intesa Sanpaolo anticiperà circa 3 miliardi (0,17 euro per azione), mentre Unicredit elargirà 1,7 miliardi (0,9261 euro) e Banca Mediolanum 240 milioni (0,37 euro).
Come riportato da Il Giornale, significativo anche il monte cedole di Mediobanca (600 milioni, 0,56 euro per azione), di Poste (430 milioni, 0,17 euro per azione) e di Banco Bpm (600 milioni per 0,4 euro per azione). Tra i titoli non finanziari spiccano i 780 milioni di Eni (0,25 euro per azione) e i 280 milioni di Tenaris (0,27 dollari), i 240 milioni di Terna (0,1192 euro) e i 125 milioni di Recordati (0,6 euro).
L’anticipo delle cedole dimostra che Piazza Affari è in buona salute. Da inizio anno il Ftse Mib ha registrato una performance migliore dell’indice di riferimento delle azioni europee con un rialzo del 10% a fronte di un 6% per il benchmark del Vecchio Continente. Molto più dinamico l’S&P500, l’indice di riferimento statunitense, che da gennaio ha guadagnato oltre il 25%, grazie all’impennata successiva all’elezione di