La Federcalcio del Portogallo (Fpf) ha annunciato che aprirà un’indagine sulla presunta presenza della criminalità organizzata brasiliana nel calcio nazionale. L’annuncio nasce da un’inchiesta che il quotidiano Público riportava nella sua edizione di domenica scorsa, secondo cui l’organizzazione criminale brasiliana Primeiro Comando da Capital (Pcc), considerata fra le più pericolose di tutta l’America latina, da almeno un anno a questa parte avrebbe cercato di acquisire diverse squadre di calcio portoghesi dei campionati inferiori allo scopo di riciclare denaro sporco.
Si tratta di squadre della Liga 3, la terza divisione del campionato semiprofessionistico, di solito gravemente indebitate, e le trattative erano condotte grazie all’intermediazione di alcuni imprenditori brasiliani sospettati di legami con la criminalità organizzata.
L’unico affare effettivamente concluso sarebbe l’ingresso nel capitale del Fafe, società sportiva attualmente guidata dall’ex calciatore Vanderlei Fernandes Silva (con trascorsi nel Porto, Benfica, Sporting di Lisbona e Dinamo Mosca, meglio noto come Derlei), che opera per conto di UJ-Football Talent, società appartenente all’imprenditore e procuratore sportivo brasiliano Ulisses Jorge, segnalato dalle autorità del suo Paese come sospetto di far parte di uno schema di riciclaggio che coinvolgerebbe il Pcc.
La UJ-Football Talent ha sede in Portogallo e filiali in Brasile e il suo proprietario si era fatto notare negli ultimi anni per la vendita al Barcellona di Emerson Royal (oggi al Milan) e soprattutto per l’affare di Éder Militao, venduto dal Porto al Real Madrid per 50 milioni di euro, nel 2019.
Una transazione, quest’ultima, che è già oggetto d’indagine da parte della magistratura portoghese. I nomi di Ulisses Jorge e di altri impresari del mondo del calcio appaiono collegati al Pcc grazie alle deposizioni di un ex affiliato e poi collaboratore di giustizia, Antônio Vinicius Gritzbach, ucciso in un agguato a San Paolo lo scorso 8 novembre.