Scaroni: «Inviata oggi la manifestazione di interesse per San Siro»

«Un ulteriore passaggio, condotto insieme all’Inter, per poter approfondire l’ipotesi della realizzazione di un nuovo stadio a San Siro».

Scaroni provocazione Inter
Paolo Scaroni (Foto: Marco Luzzani/Getty Images)

«Abbiamo previsto per oggi l’invio della manifestazione di interesse al Comune di Milano. Un ulteriore passaggio, condotto insieme all’Inter, per poter approfondire l’ipotesi della realizzazione di un nuovo stadio a San Siro». Lo ha detto il presidente del Milan, Paolo Scaroni, intercettato dall’ANSA.

Il passaggio è propedeutico a ottenere la cifra esatta del valore del Meazza e delle aree circostanti da parte dell’Agenzia delle Entrate, ma non è vincolante per i due club. La stima circolata in questi giorni sulla base di indiscrezioni di stampa fissa intorno ai 200 milioni di euro il prezzo dell’impianto attuale e delle aree che lo circondano.

Come già raccontato da Calcio e Finanza, il Comune di Milano è disponibile a riprendere il procedimento avviato nel 2019 con Inter e Milan (senza dunque ripartire da zero) aggiornando il progetto preliminare, alla luce del confronto con la Soprintendenza avvenuto alla fine di ottobre e della disponibilità dei due club di rilevare lo stadio esistente e le aree circostanti.

Nonostante non ci sia la necessità di mettere all’asta l’impianto, è probabile che il Comune di Milano opti per un avviso pubblico sull’eventuale offerta di acquisto da parte di Inter e Milan. Fermo restando la destinazione d’uso sportiva dell’area, se altri privati volessero offrire cifre superiori a quelle proposte dai club sarebbero eventualmente titolati a farlo.

Facendo un ipotetico salto in avanti, qualora questa fase si concludesse positivamente, i progettisti procederebbero con un aggiornamento del piano preliminare che richiederà inevitabilmente un po’ di tempo e dovrà tenere conto di diversi aspetti: dalla viabilità al verde, passando per l’impatto acustico. Solo a quel punto sarà possibile consegnare il progetto aggiornato, con un quadro tecnico-economico a supporto che prevede appunto l’acquisto dell’area che comprende lo stadio Giuseppe Meazza.

Il Comune dovrà quindi aprire una fase di istruttoria, indire la conferenza dei servizi e in quell’occasione si raccoglierà il parere della Soprintendenza: solo all’esito di questa procedura si potrà formalizzare l’acquisto dell’area e dello stadio. Acquisto che – è bene ricordarlo – sarà legato alla condizione risolutiva dell’approvazione del progetto definitivo entro un anno. Se così non fosse, il contratto sarebbe automaticamente annullato.