«Abbiamo previsto per oggi l’invio della manifestazione di interesse al Comune di Milano. Un ulteriore passaggio, condotto insieme all’Inter, per poter approfondire l’ipotesi della realizzazione di un nuovo stadio a San Siro». Lo ha detto il presidente del Milan, Paolo Scaroni, intercettato dall’ANSA.
Il passaggio è propedeutico a ottenere la cifra esatta del valore del Meazza e delle aree circostanti da parte dell’Agenzia delle Entrate, ma non è vincolante per i due club. La stima circolata in questi giorni sulla base di indiscrezioni di stampa fissa intorno ai 200 milioni di euro il prezzo dell’impianto attuale e delle aree che lo circondano.
Come già raccontato da Calcio e Finanza, il Comune di Milano è disponibile a riprendere il procedimento avviato nel 2019 con Inter e Milan (senza dunque ripartire da zero) aggiornando il progetto preliminare, alla luce del confronto con la Soprintendenza avvenuto alla fine di ottobre e della disponibilità dei due club di rilevare lo stadio esistente e le aree circostanti.
Nonostante non ci sia la necessità di mettere all’asta l’impianto, è probabile che il Comune di Milano opti per un avviso pubblico sull’eventuale offerta di acquisto da parte di Inter e Milan. Fermo restando la destinazione d’uso sportiva dell’area, se altri privati volessero offrire cifre superiori a quelle proposte dai club sarebbero eventualmente titolati a farlo.
Facendo un ipotetico salto in avanti, qualora questa fase si concludesse positivamente, i progettisti procederebbero con un aggiornamento del piano preliminare che richiederà inevitabilmente un po’ di tempo e dovrà tenere conto di diversi aspetti: dalla viabilità al verde, passando per l’impatto acustico. Solo a quel punto sarà possibile consegnare il progetto aggiornato, con un quadro tecnico-economico a supporto che prevede appunto l’acquisto dell’area che comprende lo stadio Giuseppe Meazza.
Il Comune dovrà quindi aprire una fase di istruttoria, indire la conferenza dei servizi e in quell’occasione si raccoglierà il parere della Soprintendenza: solo all’esito di questa procedura si potrà formalizzare l’acquisto dell’area e dello stadio. Acquisto che – è bene ricordarlo – sarà legato alla condizione risolutiva dell’approvazione del progetto definitivo entro un anno. Se così non fosse, il contratto sarebbe automaticamente annullato.