Ultras, Calabria ai pm: «Mai ricevute minacce: parlato solo della squadra»

Il capitano del Milan è stato ascoltato dagli inquirenti nella giornata di lunedì e ha riferito di un altro incontro oltre a quello documentato dalla Procura.

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Davide Calabria (Foto: Justin Casterline/Getty Images)

Davide Calabria, capitano del Milan, è stato ascoltato dai pm della Procura di Milano in merito all’inchiesta ultras nella giornata di lunedì. Si tratta del primo tesserato rossonero sentito dagli inquirenti sul tema, dopo le audizioni di Simone Inzaghi e Javier Zanetti.

Come riporta l’edizione odierna de Il Giornale, agli inquirenti Calabria ha confermato di non aver mai ricevuto minacce o pressioni durante il suo incontro, avvenuto l’8 febbraio 2023 all’interno del bar Italian Drink di Cologno Monzese, con il leader della Curva Sud Luca Lucci e lo storico ultrà Giancarlo Capelli, detto “il Barone”. Un incontro fotografato dagli investigatori che sarebbe durato 50 minuti «tra autografi e foto di rito» con i tifosi.

Calabria non sa come gli ultrà avrebbero trovato il suo numero di cellulare, ma dopo soprattutto Lucci avrebbe iniziato a scrivergli messaggi. Peraltro l’incontro a Cologno non sarebbe stato il primo, ha ammesso il capitano. Avrebbe visto di persona Lucci e il Barone anche in un’altra occasione tra Brescia e Milano, e qualche volta gli ultrà sarebbero andati a «protestare» a Milanello. Ma la richiesta sarebbe stata sempre la stessa: volevano che tirasse fuori «gli attributi» in campo e nello spogliatoio. Calabria ha negato di aver mai avvisato la società di questi contatti. Le interlocuzioni avrebbero sempre riguardato i risultati sportivi, «mai biglietti o altre richieste».

E, mentre Lucci e altri ultrà, come il bodyguard di Fedez, Christian Rosiello, hanno fatto ricorso al Riesame contro la misura cautelare in carcere, ieri, con una nota, la Curva rossonera ha difeso i compagni «infangati» dalle indagini e ha fatto sapere che sabato, nel match contro l’Udinese, il primo dopo gli arresti, lo striscione resterà sempre lo stesso, in continuità con il passato.

Nella giornata di domani, sarà il turno dell’interista, con un passato in rossonero, Hakan Calhanoglu, dopo essere tornato dagli impegni con la nazionale turca. Il centrocampista sarà ascoltato dagli inquirenti in merito a una cena che lo ha visto protagonista, con tanto di presenza della sua famiglia, insieme a Marco Ferdico e Antonio Bellocco, ucciso da Andrea Beretta, lo scorso 4 settembre.