Nella giornata di ieri, i documenti della indagine “Doppia Curva” della Procura di Milano sono stati trasmessi alla Commissione Parlamentare Antimafia, che li aveva richiesti pochi giorni dopo l’apertura delle indagini.
Come riporta l’edizione odierna di Tuttosport, ora la Commissione, guidata da Chiara Colosimo, potrà esaminare le oltre 630 pagine dell’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità nel mondo degli ultras delle curve di Inter e Milan, condotta dal giudice Santoro e dai pm Storari e Ombra. Tale inchiesta, il 30 settembre scorso, ha portato all’arresto di 19 persone (16 in carcere, 3 ai domiciliari), smantellando i vertici delle due tifoserie organizzate milanesi.
Inoltre, la Commissione Antimafia istituirà presto un Comitato Speciale dedicato alla questione degli ultras. Come già annunciato da Walter Verini, senatore e membro della Commissione, il Comitato, una volta esaminate le carte, convocherà i presidenti di Inter e Milan, Giuseppe Marotta e Paolo Scaroni, insieme ad altri dirigenti di club di Serie A, i vertici di FIGC, Lega e organizzazioni impegnate nella lotta alla criminalità nelle curve.
L’obiettivo sarà discutere del problema e arrivare, entro alcuni mesi, a redigere «una relazione da presentare al Parlamento». Il fine, secondo Verini, è quello di «fare qualcosa di concreto. Il ruolo della Commissione Antimafia è quello di supportare gli enti competenti, mostrando una linea di correttezza, legalità e trasparenza, per far capire che non si è soli, che non bisogna avere paura. È fondamentale fare prevenzione. I Daspo sono utili, ma significano che i fatti si sono già verificati. Bisogna indicare una via alternativa al far finta di non vedere. Il mondo del calcio deve assumersi una grande responsabilità e tagliare certi legami».
Sul versante della Procura di Milano, dopo aver ascoltato Simone Inzaghi e Javier Zanetti, allenatore e vice presidente del club nerazzurro, tra pochi giorni saranno chiamati anche Davide Calabria, capitano del Milan, e Hakan Calhanoglu, regista turco dell’Inter, che dovranno chiarire agli inquirenti i loro rapporti con esponenti di spicco delle due tifoserie. Inoltre, il giudice Santoro risentirà due o tre ultras rossoneri che, dopo essersi avvalsi della facoltà di non rispondere durante il primo interrogatorio, tramite il loro avvocato hanno fatto sapere di essere pronti a farsi interrogare nuovamente nell’ambito di una richiesta difensiva di revoca dell’ordinanza di arresto.