Per quanto riguarda la Serie C «il salary cap è una delle proposte che ho fatto per il nuovo mandato, oggi ho fatto il primo consiglio direttivo in cui abbiamo introdotto il tema, nelle prossime settimane faremo dei tavoli di lavoro permanenti proprio su questo, vorremmo riuscire ad arrivare a metterlo nella stagione prossima, quindi 2025/2026, dobbiamo modellarlo e capire anche in base a quali sono i modelli in giro per l’Europa, ce ne sono alcuni funzionanti e validi. In generale bisogna mettere il controllo ai costi, perché altrimenti il calcio implode. Con la finanza non a posto non si può fare calcio».
Lo ha detto il presidente della Lega Pro, Matteo Marani, parlando a margine degli Stati generali del calcio a Bologna. E poi c’è il tema delle seconde squadre Under 23. «Sottolineo l’enorme disponibilità che hanno dato i nostri club ad accogliere due seconde squadre nel giro, di fatto, di due anni, so che c’è interesse da parte di qualcun altro nel voler entrare, ma l’importante è che ci deve essere uno spazio, nel senso che deve esserci una squadra di C che non ha i requisiti per il campionato, altrimenti lo spazio spetta giustamente di diritto alle squadre di serie C», ha sottolineato Marani.
Infine, il tema dei giovani: «I giovani rappresentano il futuro, il movimento, e il bisogno quasi disperato che ha il nostro movimento di rimettere al centro il talento. E poi perché in tema di sostenibilità non c’è nulla di più sostenibile dei giovani. I giovani non hanno costi diretti, perché li cresci al tuo interno, ce li hanno in infrastrutture, in insegnanti, ma non diretti, però possono generare ricavi. Credo che qualunque calcio sano, sostenibile e lungimirante ha bisogno dei giovani».
«Posso dire che nelle prime sette giornate c’è un aumento considerevole di giovani all’interno del nostro campionato di serie C Now e questo significa che l’effetto della riforma Zola comincia a vedersi», ha concluso il presidente della Lega Pro durante il suo intervento.