Caso Sinner, la Wada fa ricorso: chiede 1/2 anni di squalifica

L’agenzia mondiale antidoping fa ricorso al TAS contro il mancato stop per il tennista italiano.

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Jannik Sinner (Photo by Thomas F. Starke/Getty Images)

L’agenzia mondiale antidoping non molla sul caso Sinner. La Wada infatti ha annunciato di aver presentato ricorso al TAS di Losanna per chiedere una squalifica tra uno e due anni per la positività al clostebol del tennista italiano: una positività per cui Sinner non era stato squalificato in quanto era stato dichiarato privo di colpa o negligenza.

«L’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) – si legge nel comunicato – conferma che giovedì 26 settembre ha presentato un ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport (CAS) nel caso del tennista italiano Jannik Sinner, il quale era stato dichiarato privo di colpa o negligenza da un tribunale indipendente dell’Agenzia Internazionale per l’Integrità del Tennis (ITIA), dopo essere risultato positivo per due volte al clostebol, una sostanza vietata, nel marzo 2024».

«Secondo la WADA, il verdetto di “assenza di colpa o negligenza” non è stato corretto secondo le regole applicabili. La WADA sta cercando di ottenere un periodo di ineleggibilità compreso tra uno e due anni. Tuttavia, non sta cercando di squalificare alcun risultato, ad eccezione di quanto già imposto dal tribunale di primo grado. Poiché la questione è ora pendente presso il CAS, la WADA non rilascerà ulteriori commenti in merito», ha concluso la WADA.