Eredità Agnelli, i legali degli Elkann: «Sequestro ingiustificato. I beni sono alla luce del sole»

Nella giornata odierna sono emersi nuovi dettagli del decreto con cui il tribunale di Torino ha stato disposto il sequestro di denaro e titoli per 74 milioni di euro.

Elkann
John Elkann (Foto: Nicolò Campo / Insidefoto)

L’ultima novità di giornata,, riguardo all’indagine che ha posto al centro dell’attenzione l’eredità di Marella Caracciolo ai tre nipoti John, Lapo e Ginevra Agnelli, ha evidenziato come sarebbero state sfruttati, per eludere il Fisco italiano, due trust “fittizi” alle Bahamas, delle “donazioni false” di opere d’arte e oggetti preziosi per un valore di 170 milioni di euro.

Novità che sono state indicate dal tribunale di Torino nel decreto con cui nei giorni scorsi è stato disposto il sequestro di denaro e titoli per 74 milioni di euro a carico dei nipoti della donna (John, Lapo e Ginevra Elkann) e altri due indagati. Secondo gli inquirenti si trattava di meccanismi per ridurre la “massa ereditaria” e pagare meno tasse.

Non si è fatta attendere la risposta, attraverso una nota, del gruppo di avvocati che difende i tre fratelli Elkann. «A fronte dello stillicidio di documenti che dovrebbero essere discussi nelle aule giudiziarie, e che vengono invece diffusi in modi che non consentono alcun giusto contraddittorio – si legge –, rinnoviamo la ferma convinzione di poter dimostrare l’estraneità alle accuse dei nostri assistiti. Ribadiamo che il sequestro disposto è ingiustificato: i fratelli Elkann hanno sempre assolto i loro oneri fiscali e i loro beni sono alla luce del sole».