Supera il test di ammissibilità la proroga al regime fiscale agevolato per lavoratori e sportivi che si trasferiscono in Italia. Secondo quanto riportato da ItaliaOggi, tra i 726 emendamenti in osservazione ieri, sono state bollate come improponibili e quindi respinte 237 proposte di modifica, ma non quella sul ritorno dei benefici fiscali per gli sportivi. Oggi, invece, i lavori della commissione si dedicheranno ad individuare i segnalati, così da poter procedere con la votazione degli emendamenti tra martedì e mercoledì prossimo.
Si viaggia, quindi, abbastanza spediti sul ritorno del Decreto Crescita in Italia. La detassazione al 50% delle imposte, prevista per i lavoratori che trasferiscono la propria residenza nel Belpaese, potrebbe così tornare concretamente. Su spinta del governo di centrodestra e, più in particolare di Forza Italia, da cui l’emendamento a prorogarlo fino al 2027, ad essere attenzionato è il mondo del calcio in primis, che aveva chiesto la reintroduzione del sistema di favore.
Nuovo Decreto Crescita: la storia del regime agevolato
La norma, in vigore tra l’inizio del 2020 e la fine del 2023, aveva consentito alle società italiane di ingaggiare diversi calciatori provenienti dall’estero, con la possibilità di proporre stipendi netti più allettanti a parità di stipendio lordo. Tuttavia, dall’insediamento del governo Meloni, i club professionistici italiani non hanno più potuto avvalersi di questa tassazione agevolata (valida per stipendi che superavano il milione di euro). Il beneficio è dunque rimasto intatto solo per quei tesserati che già ne potevano godere quando il Decreto era ancora valido.