UEFA, appello inascoltato: le gare dei campionati in contemporanea con le coppe

Alcune partite di Liga spagnola e di Carabao Cup sono andate in scena mentre si giocavano le prime sfide della nuova Champions.

Partite di campionato insieme alle coppe
(Foto: Stu Forster/Getty Images)

Nella serata di ieri ha fatto il suo debutto ufficiale la nuova Champions League, il torneo di punta per club della UEFA, rivoluzionato nel format con l’introduzione del girone unico e la partecipazione di 36 squadre. Tuttavia, le sfide europee non sono le uniche che si sono disputate nella serata di ieri e lo stesso accadrà anche questa sera.

Mentre le big di vari Paesi si davano battaglia in ambito continentale, in Spagna andava in scena un match della Liga spagnola e in Inghilterra il Manchester United (ma non solo) dava spettacolo in Carabao Cup, una delle due coppe nazionali del Paese. Insomma, una sorta di “controprogrammazione”, legata prevalentemente all’affollamento dei calendari e alla necessità – in alcune occasioni – di sovrapporre alcune partite.

Ma da cosa dipende la possibilità di fare giocare le sfide di campionato o di altre manifestazioni in contemporanea con quelle delle competizioni UEFA? La pratica – in precedenza vietata – è resa ora possibile dal fatto che non è stato rinnovato (ormai dalla stagione 2022/23) l’accordo tra l’associazione delle leghe europee e la UEFA, che può così portare i tornei nazionali a preparare una controffensiva in termini di programmazione rispetto alle competizioni continentali.

Fino a quella stagione, infatti, l’accordo tra le leghe e l’UEFA era quello di non programmare partite in modo tale che le gare di campionato si sovrapponessero a quelle delle coppe. Accordo che non è stato però rinnovato, e in sostanza così i campionati nazionali (Serie A compresa) possono scegliere di fare disputare gare in contemporanea con le sfide di Champions League.

L’intasamento prodotto dal nuovo calendario internazionale è la prima ragione dietro a questa possibilità. Ma è anche un modo anche, a livello televisivo, per le leghe nazionali di cercare di andare ad erodere interesse e spettatori verso le gare di Champions League, in un nuovo potenziale scontro particolarmente rilevante tra i campionati e la UEFA di Aleksander Ceferin.

Rimane dunque inascoltato, almeno per ora, l’appello che proprio la UEFA aveva rivolto alle Leghe europee durante l’estate, chiedendo di evitare la programmazione degli incontri in concomitanza con le sfide di coppa. «Cogliamo l’occasione per ricordarvi che i principi fondamentali del calendario internazionale restano invariato: le partite delle competizioni nazionali non devono essere giocate nelle stesse date delle partite UEFA partite di competizione a meno che circostanze eccezionali non lo richiedano», scriveva la Federcalcio europea.

«La programmazione di partite di campionato o di coppa nazionale in concomitanza diretta con le competizioni UEFA per club partite, o viceversa, non è nell’interesse dei tifosi ed è dannoso per il calcio. Si prega, pertanto, di assicurarsi che queste date siano prese in considerazione dalla vostra associazione e/o dall’organizzatore della lega nazionale al momento della programmazione il calendario delle competizioni nazionali. Se si programma una partita nazionale in una data di competizione UEFA per club è davvero inevitabile, vi chiediamo gentilmente di contattare l’amministrazione UEFA con largo anticipo per discutere la questione e individuare soluzioni e misure di mitigazione». Una richiesta che, per il momento, è rimasta inascoltata.

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