Esposto Inter, i pm: «Nessuna insolvenza: squilibrio economico ma fiducia massima dai creditori»

La richiesta di archiviazione per l’indagine sui conti del club nerazzurro: «La società continua a svolgere la propria attività secondo il principio della continuità aziendale».

Spettatori calcio in Italia
(Foto: Marco Luzzani/Getty Images)

Non è stato evidenziato “uno stato di insolvenza di società del Gruppo Inter”. È quanto si legge nella richiesta di archiviazione dei pm dell’indagine, rimasta sempre a carico di ignoti, aperta lo scorso aprile in seguito all’esposto presentato da ‘Fondazione Jdentità Bianconera’ contro il club nerazzurro.

In particolare, riporta l’Ansa, si legge che gli accertamenti effettuati dal Nucleo speciale di polizia valutaria della Gdf sui bilanci degli ultimi cinque anni “non hanno evidenziato” uno stato di insolvenza “di società del Gruppo Inter”. Negli atti viene ricostruito passo passo “l’assetto societario di controllo dell’Inter” e anche il passaggio “della partecipazione di controllo” dalla cinese Suning al fondo statunitense Oaktree.

Nell’ultimo “quinquennio”, scrivono i pm nell’atto in cui si riportano anche tabelle con i dati contabili, “la gestione aziendale dell’Inter è stata sempre caratterizzata da uno squilibrio economico, in quanto i costi della produzione sono sempre stati superiori ai rispettivi ricavi”. Il club nerazzurro, ad ogni modo, si legge ancora, “continua a svolgere la propria attività secondo il principio della continuità aziendale” e “gode della fiducia massima dei suoi creditori”.

Non risultano nemmeno “debiti scaduti superiori alla soglia di 30mila euro”. E il bond sottoscritto da Oaktree “è stato rifinanziato con scadenza nel 2027”. Le perdite degli ultimi anni per un totale di quasi 573 milioni di euro, annotano i pm, “sono state tuttavia ‘sterilizzate’ (rimandandone la copertura) ai sensi delle normative emergenziali”. E la Covisoc, che ha analizzato documenti precedenti al cambio di proprietà del club, “ha ritenuto adeguati i parametri per monitorare l’equilibrio finanziario ed economico”.