Calcioscommesse in Cina: 43 tra calciatori e dirigenti squalificati a vita

La Federcalcio cinese ha preso una drastica decisione, a seguito di una indagine sulla corruzione calcistica nel Paese.

Calcioscommesse Cina
Chinese fans (Photo by STR/AFP via Getty Images)

La federazione calcistica cinese ha preso una decisione forte, squalificando a vita 43 persone, tra cui 38 calciatori e 5 dirigenti di club, accusati di scommesse e partite truccate. Il provvedimento è stato comunicato martedì dall’agenzia di stampa statale Xinhua, a seguito di un’indagine di due anni sulla corruzione nel calcio cinese, che ha coinvolto 41 squadre.

Secondo il ministero della Sicurezza pubblica, l’analisi ha rivelato che sono state truccate 120 partite. Tra gli squalificati ci sono anche tre ex calciatori della Nazionale cinese: Jin Jingdao, Guo Tianyu e Gu Chao. Alcuni calciatori stranieri, come il sudcoreano Son Jun-ho e il camerunese Ewolo Donovan, hanno ricevuto squalifiche più brevi, limitate a cinque anni. Il campionato, tra le altre di Oscar e dell’ex Barcellona Paulinho, (quest’ultimo fino al 2021 in Chinese Super League con il Guangzhou FC) è ad oggi sconvolto.

 

Calcioscommesse Cina: dai miliardi all’incubo economico

Negli ultimi anni, il campionato cinese aveva attirato molti calciatori stranieri grazie a investimenti significativi, ma la situazione è cambiata drasticamente. Dopo la pandemia, nel 2023, il valore complessivo delle squadre si è dimezzato rispetto a tre anni prima. I grandi progetti del presidente Xi Jinping, volti a trasformare la Nazionale cinese in una delle migliori al mondo, hanno subito un duro colpo. La federazione è ora al centro di vari scandali di corruzione, e molti investimenti nel calcio estero sono stati bloccati. Anche quelli nel calcio domestico hanno visto un ridimensionamento, dopo il fallimento di decine di squadre. Oltre a ciò, tra i campionati extra-europei, quello cinese appare ormai obliato, specie dopo l’ascesa del giovane vento mediorientale, quello dell’Arabia Saudita.

La situazione è ulteriormente aggravata dalle recenti sconfitte della Nazionale maggiore, che ha perso 7-0 contro il Giappone e, più di misura, 1-2 dall’Arabia di Mancini nelle qualificazioni per i Mondiali del 2026. Questo scenario complesso mette in luce le sfide che il calcio cinese deve affrontare per recuperare credibilità e competitività. Ora, la palla oscilla tra campo e federazione. Serve qualcosa, una novità o forse, semplicemente, più trasparenza.