Serie A e FPF: i prossimi paletti per Inter, Milan e Roma e la situazione Juventus

Il tema Fair Play Finanziario torna protagonista dopo l’ultimo controllo da parte della UEFA: la situazione dei principali club italiani.

Barcellona multa TAS
Aleksander Ceferin (Foto: PATRICIA DE MELO MOREIRA/AFP via Getty Images)

Il Fair Play Finanziario torna protagonista. Ieri infatti la UEFA ha dato l’aggiornamento annuale sulla situazione legata non solo al rispetto delle nuove norme (come il tetto ai costi), ma anche sul rispetto da parte del settlement agreement da parte di tre club italiani, ovverosia Inter, Milan e Roma.

Per nerazzurri e rossoneri è arrivato l’ok ai conti da parte dell’organo di controllo della UEFA, mentre il club giallorosso ha ricevuto una sanzione di due milioni di euro. Ma quali saranno i prossimi paletti? E quale è la situazione di un’altra big come la Juventus? Ecco i dettagli.

Inter paletti FPF, l’accordo con la UEFA

Per quanto riguarda l’Inter, il settelment agreement coprirà i cinque bilanci dal 2022 al 2026 e le cinque stagioni dal 2022/23 al 2026/27 e lo scopo principale consiste nel garantire che il Club rispetti i requisiti di stabilità nel periodo che sarà analizzato nella stagione 2026/27 (e che coprirà i bilanci 2024, 2025 e 2026).

Nel dettaglio, l’Inter dovrà avere entro la stagione 2025/26 uno scostamento accettabile a livello di “football earnings rule” (la norma che ha sostituito quella legata al break-even” pari a massimi 60 milioni aggregati per le stagioni 2024 e 2025.

Inoltre, la società nerazzurra ha accettato una sanzione una multa pari a 4 milioni (il 15% della sanzione complessiva) che l’UEFA prenderà dai premi legati alla partecipazione alle coppe nella stagione 2022/23, mentre ulteriori 22 milioni (il restante 85% della sanzione) sono condizionati al rispetto degli obblighi nelle prossime stagioni.

Nella stagione 2022/23 e 2023/24, inoltre, l’Inter non poteva iscrivere nessun nuovo giocatore nella lista UEFA per le coppe a meno che il “Bilancio della Lista A” non sia positivo. “Il “List A Balance” è definito come la differenza tra i costi dei giocatori in uscita (“Risparmio sui costi”) e i costi dei giocatori in entrata (“Nuovi costi”)”, spiega l’UEFA. Questo obbligo sarà invece condizionato al rispetto dei target finanziari per le stagioni 2024/25, 2025/26 e/o 2026/27.

L’Inter inoltre ha accettato che se dovesse superare i limiti indicati dall’UEFA del – 60 milioni aggregato, la stessa federcalcio continentale potrà applicare le seguenti sanzioni sportive aggiuntive, che dipenderanno dalla cifra in eccesso:

  • restrizione riguardo il numero di giocatori registrabili nella lista per le competizioni UEFA;
  • esclusione dalle coppe per una stagione.

Qualora invece l’Inter non dovesse rispettare l’accordo, l’UEFA potrebbe applicare una delle seguenti sanzioni a seconda dell’entità della violazione:

  • multa;
  • Limitazione del numero di giocatori nella stagione 2027/28;
  • Divieto di tesseramento di nuovi calciatori nella stagione 2027/28;
  • Esclusione dalla prossima competizione UEFA per club per la quale altrimenti si qualificherebbe nelle successive tre stagioni a partire dalla stagione 2027/28.

Milan paletti FPF, l’accordo con la UEFA

Per il Milan il settlement agreement è stato stipulato tenendo conto dell’impatto della pandemia sui conti del club nel 2020, 2021 e 2022 e copre i quattro periodi di rendicontazione che terminano nel 2022, 2023, 2024 e 2025 insieme alle quattro stagioni 2022/23, 2023/24, 2024/25 e 2025/26.

L’obiettivo principale dell’accordo è garantire che il club soddisfi la nuova regola legata ai “football earnings” nel periodo di monitoraggio che si chiuderà con la stagione 2025/26, con un deficit massimo aggregato di 60 milioni in tre anni, con la possibilità di aumentare lo scostamento di ulteriori 10 milioni per i club che mostrano una buona salute finanziaria. Inoltre, il Milan ha accettato una sanzione iniziale di due milioni (trattenuti dai premi UEFA del 2022/23) e ulteriori tredici milioni nel caso di mancato rispetto dei paletti intermedi.

In caso di mancato raggiungimento degli obiettivi, potrà essere applicata una delle seguenti sanzioni sportive:

  • Limitazione del numero di giocatori: il club non potrà iscrivere più di 23 giocatori nella sua Lista A per le competizioni UEFA per club rispetto al massimo di 25 giocatori previsto dal regolamento delle competizioni UEFA per club. Tale restrizione non deve diminuire il numero dei posti riservati esclusivamente ai “calciatori cresciuti nel vivaio”;
  • Divieto di iscrizione di nuovi calciatori: Il club non potrà iscrivere nessun nuovo giocatore nella sua Lista A per le competizioni UEFA per club, a meno che il bilancio della Lista A non sia positivo. Il saldo è definito come la differenza tra i costi dei giocatori in uscita e i costi dei giocatori in entrata;
  • Esclusione dalla prossima competizione UEFA per club a cui il Milan altrimenti si qualificherebbe nelle prossime tre stagioni. Tale provvedimento si applica con condizionale alla stagione 2024/25, 2025/26 e/o 2026/27.

Nel caso in cui Milan non adempia allo scopo principale del settlement agrement (va ricordato che la società ha chiuso in utile il bilancio 2023 e chiuderà in positivo anche il bilancio 2024), il club rossonero potrebbe essere passibile di una delle seguenti sanzioni, a seconda dell’entità della violazione:

  • Multa;
  • Limitazione del numero di giocatori nella stagione 2026/27;
  • Divieto di tesseramento di nuovi calciatori nella stagione 2026/27;
  • Esclusione dalla prossima competizione UEFA per club a cui altrimenti si qualificherebbe nelle tre stagioni successive a partire dalla stagione 2026/27.

Roma paletti FPF, l’accordo con la UEFA

Per quanto riguarda la Roma, il settelment agreement coprirà i cinque bilanci dal 2022 al 2026 e le cinque stagioni dal 2022/23 al 2026/27 e lo scopo principale consiste nel garantire che il Club rispetti i requisiti di stabilità nel periodo che sarà analizzato nella stagione 2026/27 (e che coprirà i bilanci 2024, 2025 e 2026).

Nel dettaglio, la Roma dovrà avere entro la stagione 2025/26 uno scostamento accettabile a livello di “football earnings rule” (la norma che ha sostituito quella legata al break-even” pari a massimi 60 milioni aggregati per le stagioni 2024 e 2025.

Inoltre, la società giallorossa ha accettato una sanzione una multa pari a 5 milioni (il 15% della sanzione complessiva) che l’UEFA prenderà dai premi legati alla partecipazione alle coppe nella stagione 2022/23, mentre ulteriori 30 milioni (il restante 85% della sanzione) erano inizialmente condizionati al rispetto degli obblighi nelle prossime stagioni: di questi ultimi, due milioni sono già stati pagati, quindi restano ancora potenziali circa 28 milioni di sanzione.

La Roma inoltre si era accordata per avere limitazioni alla lista UEFA nelle stagioni 2022/23 e 2023/24 per quanto riguarda in particolare il “List A Balance”, ovverosia la differenza tra i costi dei giocatori in uscita e i costi dei giocatori in entrata. Un obbligo condizionato al rispetto dei target finanziari per le stagioni 2024/25, 2025/26 e/o 2026/27

La Roma inoltre ha accettato che se dovesse superare i limiti indicati dall’UEFA del – 60 milioni aggregato, la stessa federcalcio continentale potrà applicare le seguenti sanzioni sportive aggiuntive, che dipenderanno dalla cifra in eccesso:

  • restrizione riguardo il numero di giocatori registrabili nella lista per le competizioni UEFA;
  • esclusione dalle coppe per una stagione.

Qualora invece la Roma non dovesse rispettare l’accordo, l’UEFA potrebbe applicare una delle seguenti sanzioni a seconda dell’entità della violazione:

  • multa;
  • Limitazione del numero di giocatori nella stagione 2027/28;
  • Divieto di tesseramento di nuovi calciatori nella stagione 2027/28;
  • Esclusione dalla prossima competizione UEFA per club per la quale altrimenti si qualificherebbe nelle successive tre stagioni a partire dalla stagione 2027/28.

UEFA e FPF, la situazione della Juventus

Anche la Juventus era tra i club italiani che avevano stretto un accordo con la UEFA in chiave FPF nell’estate 2022. Tuttavia, le indagini sui bilanci del club bianconero in Italia avevano portato la Federcalcio continentale ad aprire una propria indagine, che ha portato alla sentenza di violazione del settlement agreement con la pena di esclusione dalla Conference League 2023/24.

Inoltre, al club bianconero è stata comminata una multa di 20 milioni di cui 10 milioni con la condizionale legata al rispetto dell’Allegato G del regolamento UEFA, ovverosia delle norme che disciplinano di fatto le regole contabili per la presentazione dei bilanci alla federcalcio continentale in chiave FPF.

L’esclusione dalla scorsa Conference League ha anche portato la UEFA a non poter intervenire sulla passata stagione, considerando appunto che la Juventus non ha partecipato alle coppe. Con il ritorno in Champions League, tuttavia, anche i bilanci della società bianconera torneranno sotto la lente di ingrandimento della UEFA.