De Bruyne attacca FIFA e UEFA: «Troppe partite, i soldi contano più dei giocatori»

Il centrocampista di Manchester City e Belgio va all’attacco sul fronte dell’aumento del numero delle partite.

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Kevin De Bruyne (Photo by Naomi Baker/Getty Images)

“Troppe partite? Il vero problema emergerà dopo il Mondiale per club”. Parola di Kevin De Bruyne, centrocampista del Manchester City e capitano del Belgio, che è andato all’attacco di FIFA e la UEFA esprimendo preoccupazioni riguardo all’impatto di un calendario sovraccarico sulla salute e le prestazioni dei giocatori.

“Sappiamo che ci saranno solo tre settimane tra la finale del Mondiale per club e la prima partita di Premier League. Quindi, abbiamo tre settimane per riposare e prepararci per altre 80 partite”, ha aggiunto il giocatore.

“Forse quest’anno le cose andranno bene, ma il prossimo anno potrebbe essere problematico. La Professional Footballers’ Association in Inghilterra e altre associazioni di giocatori hanno cercato di trovare soluzioni”, ha proseguito De Bruyne.

“Il problema è che la UEFA e la FIFA continuano ad aggiungere partite extra, e possiamo sollevare preoccupazioni, ma non sono state trovate soluzioni. Sembra che i soldi parlino più forte delle voci dei giocatori”, ha concluso.