I tifosi del Como dovranno attendere fino al 15 settembre per poter rivedere la Serie A al Sinigaglia. E ora è ufficiale: lo stadio della città lariana è pronto per ospitare la sfida contro il Bologna. Scongiurata quindi la possibilità di doversi trasferire al Bentegodi di Verona per la gara contro i rossoblù di Vincenzo Italiano.
Infatti, come riporta l’edizione odierna di Libero-Milano, i lavori di ammodernamento dell’impianto cittadino si stanno per concludere con successo in soli tre mesi. Risolto così il problema capienza con il Sinigaglia che fino alla stagione scorsa ospitava un massimo di 10.ooo persone per via della non agibilità di parte della tribuna distinti. La Serie A chiede un minimo di 12.500 posti. Distanza colmata, appunto, dai lavori di messa in sicurezza di quella parte di tribuna che era inagibile. Inoltre, sono stati eseguiti interventi minori sull’impianto di sorveglianza e su alcuni spazi interni, per un totale di 362mila euro finanziati dal club, nonostante l’impianto sia di proprietà del Comune, che ha aumentato il canone di affitto da 96mila a quasi 206mila euro.
I lavori sono pressoché conclusi e sono state rese sicure le tribune, installati nuovi tornelli e impianti tecnici, incluso un generatore per evitare blackout. Attualmente, si stanno completando le rifiniture, come l’installazione dei nuovi seggiolini in tribuna centrale e la ristrutturazione degli spogliatoi. I collaudi inizieranno la prossima settimana e a Como si spera in un esito positivo.
Ora che la questione Sinigaglia è stata risolta, la proprietà dei fratelli Hartono potrebbe a breve riaprire il cassetto con il progetto di un nuovo stadio da consegnare al club e ai suoi tifosi. Perché è bello avere un impianto sul lago, ma il calcio è anche business e uno stadio di proprietà andrebbe a innescare un meccanismo virtuoso che permetterebbe al Como di poter contare su ingenti entrate ogni singola stagione, con l’obiettivo di restare a giocare in Serie A.