Come funziona il sorteggio della nuova Champions? Manca sempre meno al via della nuova Champions League, che prenderà vita ufficialmente il prossimo 29 agosto con il sorteggio delle sfide della prima fase (l’evento sarà trasmesso da Sky). E’ ormai risaputo che i tifosi e gli addetti ai lavori dovranno dire addio alla storica fase a gironi, per fare spazio all’introduzione di un girone unico composto da 36 squadre (contro le 32 partecipanti degli ultimi anni).
Ad essere investito dalla rivoluzione UEFA non sarà solamente il format del torneo, ma anche il modo in cui si arriverà alla definizione di tutte le partite. Il sorteggio cambierà volto e si passerà da una modalità prettamente manuale (con estrazione di ogni squadra e dei relativi avversari) a un ibrido tra estrazione manuale e un software che andrà a stabilire le avversarie di ogni formazione partecipante.
A dire il vero la UEFA era già coadiuvata da un software anche nei sorteggi degli anni passati, seppur si trattasse di un ruolo molto più dietro le quinte. Quest’anno le cose cambieranno, principalmente per il fatto che tra numero di squadre partecipanti e numero di incontri, proseguire con un sorteggio prettamente manuale avrebbe portato a un evento di oltre tre ore e all’utilizzo di più di mille palline.
Come funziona il sorteggio della nuova Champions? Le limitazioni del software
Prima di scoprire come funzionerà materialmente il sorteggio, va ricordato che il software imporrà poche ma precise limitazioni:
- Nella prima fase, nessun club giocherà contro un altro della stessa associazione nazionale, a meno di situazioni di stallo (ma la UEFA ha già confermato, sulla base delle squadre qualificate, che non si presenteranno situazioni di questo tipo);
- Ogni squadra affronterà massimo due squadre appartenenti a una medesima associazione nazionale.
Come funziona il sorteggio della nuova Champions? La fase di estrazione
Stabilite le due condizioni, si potrà quindi procedere con il sorteggio, che metterà di fronte ciascuna squadra a due avversarie provenienti da ognuna delle quattro urne, divise sulla base del ranking UEFA (solo la vincitrice della Champions League ha diritto a essere inserita in prima fascia). Il software stabilirà inoltre, per ognuna delle due avversarie di una determinata urna, quale sfida sarà giocata in casa e quale in trasferta: quattro match in casa e quattro in trasferta, per un totale di otto.
Dunque, l’estrazione della squadra da ciascuna urna avverrà in modalità manuale. Toccherà poi al software stabilire tutte le avversarie. Mano a mano che le squadre delle varie urne saranno estratte, è chiaro che le formazioni presenti nelle fasce inferiori vedranno via via crearsi il proprio percorso.
Per questo nuovo sorteggio, la UEFA ha deciso di affidarsi a società esterne, anche per garantire la massima regolarità e trasparenza di tutto il processo. Risale ormai a settembre 2023 la partnership con ae.live, mentre nello stesso periodo è stato siglato l’accordo con Ernst&Young per il monitoraggio dei sorteggi a livello manuale e digitale.
L’aspetto più interessante del lavoro di ae.live riguarda il fatto che prima che ogni squadra venga proposta come avversaria di quella estratta dalla urna, il software assicura che sulla base della scelta effettuata si possa portare a termine il sorteggio di tutte le formazioni partecipanti, evitando in questo modo di creare una situazione di stallo in cui un club non possa trovare avversari nelle estrazioni successive. Altri due check vengono successivamente ripetuti da sistemi indipendenti esterni.
Come funziona il sorteggio della nuova Champions? Il calendario
Il calendario verrà poi costruito successivamente e pubblicato verosimilmente due giorni dopo il sorteggio. L’ordine delle sfide e la loro programmazione terrà ancora conto delle “coppie” che si formeranno anche sulla base delle esigenze televisive, esattamente come accadeva nelle stagioni passate, ma non vi sarà una stretta alternanza tra martedì e mercoledì (considerando anche le partite tutte in contemporanea all’ultima giornata).
La UEFA – seppur non potendolo garantire al 100% – cercherà in ogni caso di creare calendari che mantengano un equilibrio competitivo, evitando per esempio che un club si trovi a dover affrontare nelle prime due giornate o negli ultimi due turni entrambe le avversarie appartenenti alla prima fascia.