Non una apertura solo sul fronte San Siro, ma mettere nero su bianco che Inter e Milan tengono aperte tutte le opzioni, a partire dai rispettivi nuovi stadi a Rozzano e San Donato. È questo il senso della lettera che i due club milanesi hanno inviato al sindaco di Milano Giuseppe Sala e di cui il Comune ha dato notizia oggi.
Nella lettera, come spiegato anche dal Comune, i club spiegano quali sono i propri progetti sul fronte stadio. Le due società mettono infatti nero su bianco di star lavorando nuovamente insieme sugli aspetti economico-finanziari sia sull’ipotesi di riqualificazione di San Siro (con riferimento in particolare al piano presentato da WeBuild) sia sull’idea originale presentata nel 2019, ovverosia la realizzazione di un nuovo stadio nell’area dell’attuale Meazza (seppur resti una ipotesi complessa considerando anche il vincolo storico sul secondo anello che diventerà effettivo nel 2025).
All’interno di queste due opzioni, le società stanno così studiando tre ipotesi insieme agli advisor tecnici e legali: ovverosia l’acquisto delle aree per lo sviluppo del nuovo stadio, l’acquisto delle aree per la riqualificazione di San Siro oppure l’acquisto di San Siro con una concessione in diritto di superficie a lungo termine delle altre aree per l’ipotesi di riqualificazione. D’altronde, i club avevano già fatto sapere che avrebbero valutato il piano di WeBuild solo nel caso in cui gli fosse stata concessa la possibilità di acquistare anche le aree.
Tuttavia c’è un aspetto che da Palazzo Marino è stato completamente evitato nella nota inviata alla stampa: nella stessa lettera Inter e Milan mettono infatti nero su bianco come entrambe stiano comunque valutando valide alternative per costruire i propri stadi, con riferimento ovviamente alle aree di Rozzano e San Donato Milanese per cui proseguono le valutazioni e i passaggi burocratici da parte di entrambe le società. Un taglio rispetto al reale contenuto della lettera che non è piaciuto granché ai club.
Per questo, così, i club spiegano al sindaco Sala che servirà tempo per effettuare valutazioni su tutte le idee sul tavolo e quindi hanno chiesto la disponibilità di un incontro nella seconda settimana di settembre per dare un aggiornamento e discutere dei prossimi passi. Ma senza chiudere alcuna porta, anzi tenendo aperta ogni possibilità.