Il Movimento 5 Stelle scrive a Marotta: «L’Inter rivaluti l'accordo con Betsson»

I nerazzurri hanno siglato un accordo con il gruppo come Main Sponsor per la durata di quattro anni a circa 30 milioni di euro stagionali. Ma l’Agcom aveva già dato l’ok alla sponsorizzazione.

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Giuseppe Marotta (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Con l’inizio della stagione 2024/25, partita il 1° luglio, l’Inter ha annunciato l’accordo con il gruppo Betsson come Main Sponsor a partire proprio dall’annata appena cominciata. Sulle maglie nerazzurre, infatti, al posto di Paramount+ ci sarà il logo di Betsson.sport.

Un accordo molto importante per il club nerazzurro che si è assicurato un contratto di quattro anni a circa 30 milioni di stagionali. Inoltre, come anticipato da Calcio e Finanza, Betsson ha già versato 14 milioni all’Inter. Versamento che si può riscontrare nella pubblicazione dell’ultima trimestrale di Inter Media and Communication, la società in cui confluiscono i ricavi da sponsor e diritti tv della società milanese. In particolare, infatti, si legge che la crescita degli afflussi di cassa è stata guidata dall’impatto, tra gli altri, di «depositi per 14,0 milioni di euro ricevuti nel Q3 23/24 relativi a un nuovo accordo di sponsorizzazione, efficace a partire dalla prossima stagione sportiva 24/25».

Ma, se in Viale della Liberazione c’è grande soddisfazione per questo accordo, all’esterno più di qualcuno ha storto il naso e nel mondo della politica è stato il Movimento 5 Stelle a sollevare la questione su una possibile violazione del decreto Dignità, introdotto proprio quando Giuseppe Conte era Presidente del Consiglio. A rimarcare il tutto ci ha pensato Francesco Silvestri, capogruppo pentastellati alla Camera, che in una nota personale ha scritto: «Ho inviato una lettera al presidente dell’Inter, Giuseppe Marotta, per chiedergli di incontrarlo e di riconsiderare la scelta del nuovo sponsor della squadra, una multinazionale delle scommesse on line. Sono convinto che questa partnership sia in contrasto con il decreto dignità e che rischi di dare messaggi fortemente sbagliati a milioni di cittadini: ragazzi, anziani, famiglie. È ora di chiudere definitivamente l’era in cui lo sport è stato veicolo del gioco d’azzardo».

Tuttavia, l’Agcom aveva già dato il suo via libera alla sponsorizzazione, considerando che l’accordo è stato chiuso con Betsson.Sport, un sito di infotainment del gruppo Betsson. Lo scorso marzo, il commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) Massimiliano Capitanio aveva spiegato: «Il sito è di intrattenimento sportivo, finché resta tale non mi sembra rientri nella fattispecie vietata dal Decreto Dignità, basta che rispetti quanto previsto dalle linee guida AgCom. Già dalle prime istruttorie in tema di divieto di pubblicità del gioco d’azzardo, l’Autorità ha stabilito che la normativa non è violata se non c’è alcun riferimento al gioco ai sensi delle linee guida, nel sito di informazione non figurano elementi, loghi e grafiche che possono configurare una pubblicità indiretta del relativo bookmaker e spingere in qualche modo l’utente a giocare».