I piani di Inter e Milan sugli stadi accendono gli scontri in Regione

Quest’oggi i comitati contrari alla costruzione di nuovi impianti da parte dei club ha incontrato alcuni esponenti politici locali.

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Attilio Fontana (Foto: Robert Hradil/Getty Images)

Quest’oggi si è tenuto in Regione Lombardia un incontro fra i comitati cittadini contrari alla costruzione dei nuovi stadi di Inter e Milan, rispettivamente, a Rozzano e San Donato, con i consiglieri regionali, sia di maggioranza che di minoranza.

Tanti i temi affrontati, soprattuto quelli riguardanti viabilità e ambiente. «I Comitati di cittadini contrari alla realizzazione dei nuovi stadi di Milan e Inter a San Donato e Rozzano hanno confermato tutte le criticità emerse negli ultimi mesi in merito a queste ipotesi progettuali dal punto di vista urbanistico, viabilistico e ambientale – ha commentato dopo l’incontro Marco Bestetti di Fratelli d’Italia –. L’alternativa esiste ed è quella di mantenere le squadre a Milano nella Scala del calcio con un’importante riqualificazione dello stadio per renderlo conforme ai più moderni standard internazionali e alle legittime aspettative delle società in termini di incremento dei ricavi. Questa soluzione è sicuramente la strada maestra. Milan e Inter abbandonino i fantaprogetti di improbabili cattedrali in mezzo ai campi».

Ma come detto, all’incontro hanno partecipato i consiglieri di minoranza. «Dall’incontro sono emersi enormi problemi di carattere ambientale e viabilistico – hanno affermato i consiglieri regionali del Pd Pietro Bussolati e Simone Negri –. Siamo preoccupati per l’impatto che uno, o addirittura due nuovi stadi, determinerebbero su tutto il Sud Milano. Per la mobilità sarebbe la paralisi». «Riteniamo sia giunto il momento per il Consiglio regionale di esprimere un parere e un indirizzo politico chiaro, sia in merito alle ipotesi dei nuovi stadi di San Donato e Rozzano, sia in merito al futuro di San Siro. Per questo motivo – ha spiegato il capogruppo del M5s Lombardia Nicola Di Marco –, proporremo una mozione dedicata al tema, affinché il Consiglio regionale possa esprimere alla Giunta il proprio indirizzo». Anche il consigliere di Alleanza-Verdi-Sinistra Onorio Rosati chiede che il Consiglio prenda posizione e dà parere positivo alla ristrutturazione di San Siro e no a nuovi stadi a San Donato e Rozzano.

I comitati, parlando dei problemi legati a viabilità e ambiente, hanno sottolineato come la costruzione di nuovi impianti rischierebbe di portare «danni incalcolabili in aree di grande valore naturalistico». L’area dove dovrebbe sorgere lo stadio dell’Inter, ha spiegato il rappresentante del Comitato No Stadio a Rozzano-Assago Franco Davalle, è al confine con Assago ed è a poca distanza dal Forum, dal Teatro Repower, dal Centro Direzionale Milano Fiori e dal centro commerciale. Tutti poli che già oggi attraggono decine di migliaia di utenti a cui si aggiungerebbero i 70.000 dello stadio col rischio paventato di «portare al collasso l’attuale viabilità». L’area individuata è peraltro «di grande valore naturalistico» per la presenza di rogge e fontanili con una notevole bio-diversità. «Al momento comunque – precisa il Comitato – nessun atto formale è stato depositato presso il Comune di Rozzano quindi l’iter è ancora ai primi passi».

Diversa la situazione a San Donato secondo le parole dei rappresentanti del Comitato del No Innocente Curci e Marco Menichetti. Molte sono le criticità del progetto secondo il Comitato: l’area è racchiusa tra la ferrovia e l’autostrada e sarebbe necessaria «una nuova importante viabilità» per collegarla. Sul fronte dei mezzi pubblici «manca l’indispensabile prolungamento della MM3 dall’attuale capolinea all’area San Francesco e il potenziamento della stazione ferroviaria in corrispondenza dello stadio. La sottrazione di circa 1 milione di metri quadrati di area verde, inoltre, procurerebbe un danno incalcolabile all’ambiente in un’area prossima al Parco Agricolo Sud e di grande pregio naturalistico».