Blackstone e KKR in corsa per una quota di Enilive: società valutata 10 miliardi

La controllata di Eni ha siglato un accordo con la Lega Serie A come Title Sponsor a partire dalla stagione 2024/25 e fino al 2026/27.

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Il logo della Serie A Enilive

Da questa stagione Enilive sarà il Title Sponsor della Serie A. La società di Eni, oltre a entrare nel mondo del calcio italiano prendendo il posto che è stato di TIM per molti anni, è alle prese con l’attuazione di un nuovo piano finanziario.

Infatti, come riporta l’edizione odierna de Il Corriere della Sera, Eni sta portando avanti i colloqui con due fondi di investimento statunitensi che hanno come obiettivo quello di entrare nel capitale di Enilive. In corsa ci sono Blackstone, che ha provato ad acquisire una percentuale dei diritti tv della Bundesliga, e KKR, che ha da poco chiuso l’acquisizione della rete di TIM. Entrambe hanno già investito molto in Italia, visto che Blackstone figura come investitore in Autostrade.

In palio c’è una quota di minoranza di Enilive, che punta a dare il via al suo nuovo piano industriale, con il gruppo guidato da Claudio Descalzi che ha avviato un riassetto finanziario e industriale allo scopo di far emergere appieno il valore delle sue varie attività. Una strategia che Eni ha perseguito per quanto riguarda Plenitude, che ha visto, a inizio anno, il fondo svizzero Eip salire al 9% della società delle rinnovabili attraverso un aumento di capitale da 700 milioni di euro. All’incirca nello stesso periodo, poi, Eni ha dato incarico alle banche d’affari Mediobanca e JpMorgan di sondare l’interesse del mercato per Enilive che potrebbe seguire un percorso simile a quello di Plenitude oppure optare direttamente per una quotazione in Borsa.

Enilive produce biocarburanti, gestisce 22 impianti di biometano, controlla il car sharing Enjoy ed è proprietaria di 5.000 stazioni di rifornimento. Ha chiuso il 2023 con un margine di profitto di oltre 1 miliardo che, secondo la stessa Eni, è destinato superare 1,6 miliardi nel 2027. Alla luce di questi numeri e dei multipli assegnati a Plenitude nell’affare Eip, la valutazione di Enilive potrebbe superare i 10 miliardi di euro.