Il regolamento per le elezioni FIGC: il peso della Lega Serie A per ora rimane intatto

In attesa dei candidati, con Gabriele Gravina che non ha sciolto le riserve su un’eventuale ricandidatura, le elezioni si terranno il prossimo 4 novembre.

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Gabriele Gravina (Foto: Gabriele Maltinti/Getty Images)

Il prossimo 4 novembre si terranno le elezioni federali che avranno il compito di eleggere il prossimo presidente FIGC. In attesa di conoscere i candidati alla carica numero uno della Federcalcio, e se fra questi ci sarà il presidente in carica Gabriele Gravina, il Consiglio federale ha votato il regolamento elettorale.

Non sono mancati i dissapori durante il Consiglio, con la Lega Serie A che ha votato contro il regolamento attuale, come confermato dal presidente Lorenzo Casini. «Come Serie A abbiamo chiesto che l’approvazione del regolamento fosse spostata a settembre per vedere anche l’andamento del Dl sport ma la nostra richiesta non è stata accolta. Il regolamento elettorale è passato con il voto contrario della Serie A. Oggi si voterebbe con i pesi attuali, ma c’è stato l‘impegno di Gravina nel rivederli quando il dl sport entrerà in vigore», il commento di Casini a margine del Consiglio federale.

Come si elegge il presidente FIGC – Il regolamento

Ma in cosa consiste questo regolamento elettorale, approvato senza il voto favorevole della Serie A? Le votazioni, è bene ricordare, si svolgeranno tramite scrutinio segreto con sistema di voto elettronico. Ciascun delegato può votare per un solo candidato. Il nuovo presidente, anche in caso di ballottaggio, è eletto con la maggioranza assoluta dei voti validamente espressi, comprese le schede bianche, con esclusione dei voti nulli. In presenza di un solo candidato o di due candidati, verranno effettuati sino a tre scrutini per individuare il Presidente eletto. In presenza di più di due candidati, se nessuno all’esito del primo scrutinio risulta eletto, si procede sino a due turni di ballottaggio tra i due candidati che hanno riportato il maggior numero di voti.

Come si elegge il presidente FIGC – I delegati dell’Assemblea e la loro divisione

L’Assemblea federale si compone per un totale di 283 delegati i quali intervengono in rappresentanza delle società della Lega Nazionale Professionisti Serie A (LNP Serie A), della Lega Nazionale Professionisti Serie B (LNP Serie B), della Lega Italiana Calcio Professionistico (Lega Pro), della Lega Nazionale Dilettanti (LND), degli atleti, dei tecnici, dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA) secondo la seguente ripartizione nel rispetto delle disposizioni dell’art. 20 dello Statuto:

  • LNP Serie A – 20 Delegati
  • LNP Serie B – 20 Delegati
  • Lega Pro – 57 Delegati
  • LND – 99 Delegati
  • Atleti – 52 Delegati
  • Tecnici – 26 Delegati
  • AIA – 9 Delegati

I Delegati per le società delle Leghe professionistiche sono i presidenti delle Società o loro delegati, nel rispetto di quanto previsto dall’art. 20, comma 1, dello Statuto. I Delegati per le società della LND sono quelli eletti in base al Regolamento elettorale della LND, approvato dal Consiglio Federale. I Delegati per gli atleti, per i tecnici e per gli ufficiali di gara sono quelli eletti dagli atleti, dai tecnici e dagli ufficiali di gara secondo i regolamenti elettorali emanati rispettivamente dall’Associazione Italiana Calciatori (AIC), dall’Associazione Italiana Allenatori Calcio (AIAC) e dall’Associazione Italiana Arbitri (AIA), approvati dal Consiglio Federale.

Come si elegge il presidente FIGC – Il voto ponderato

Ai fini del calcolo delle maggioranze assembleari, il complesso dei voti spettanti ai Delegati è pari a 516 voti. A tal fine, nel rispetto dell’art. 20 comma 2 dello Statuto, al voto di ciascuno dei Delegati è attribuita la seguente ponderazione:

  • 20 Delegati LNP Serie A: 3,10
  • 20 Delegati LNP Serie B: 1,29
  • 57 Delegati Lega Pro: 1,54
  • 99 Delegati LND: 1,77
  • 52 Delegati Atleti: 1,98
  • 26 Delegati Tecnici: 1,98
  • 9 Delegati AIA: 1,15

Come si vota per elezioni presidente FIGC – I consiglieri delle componenti federali

Eletto il presidente, le varie Leghe procederanno a designare i consiglieri federali che li rappresenteranno in Consiglio. Con l’attuale regolamento, la Lega Nazionale Professionisti Serie A esprime tre consiglieri federali, ivi compreso il Presidente di Lega, che è componente di diritto del Consiglio Federale della FIGC. La Lega Italiana Calcio Professionistico esprime tre Consiglieri Federali, ivi compreso il Presidente di Lega, che è componente di diritto del Consiglio Federale della FIGC.

La Lega Nazionale Dilettanti esprime sei consiglieri federali, di cui due Consiglieri Federali nazionali, tre Consiglieri Federali d’Area della LND (in ragione di un Consigliere per ciascuna delle tre aree territoriali – Nord, Centro, Sud – di appartenenza) e il Presidente di Lega, che è componente di diritto del Consiglio Federale della FIGC.

I Consiglieri Federali in rappresentanza dei calciatori e delle calciatrici vengono eletti nel numero di quattro dai Delegati dei calciatori e delle calciatrici componenti l’Assemblea Federale, due in rappresentanza dei calciatori professionisti e due in rappresentanza dei calciatori/calciatrici dilettanti. I Consiglieri Federali in rappresentanza dei Tecnici, infine, vengono eletti nel numero di due dai Delegati dei Tecnici, uno in rappresentanza dei tecnici professionisti e uno in rappresentanza dei tecnici dilettanti.

Come si vota per elezioni presidente FIGC – Il tema dell’Emendamento Mulé

Tuttavia, non è ancora sicuro si possa votare con il regolamento di cui sopra, ufficializzato dal Consiglio FIGC nella giornata di ieri. C’è eventualmente tempo fino a ottobre, infatti, per un eventuale accordo tra le componenti federali, con il via libera dal Consiglio, per cambiare i pesi all’interno dell’assemblea, in base anche a quanto stabilito dall’emendamento Mulé: una trattativa che partirà nei prossimi giorni, quando l’emendamento entrerà in vigore, ma che potrebbe anche portare a un nulla di fatto.

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