Mentre EURO 2024 si sta avviando alla sua conclusione e i club si stanno preparando per affrontare la stagione 2024/25, la FIFA deve affrontare il capitolo Mondiale per Club, la cui nuova formula debutterà proprio la prossima estate.
Come riporta l’edizione odierna di Tuttosport, il massimo organo del calcio mondiale si trova di fronte alla questione ricavi derivanti dalla competizione voluta dal proprio presidente Gianni Infantino, ma che fino a ora sembra promettere molti meno introiti ai 32 club partecipanti rispetto alle previsioni. Nell’elenco delle squadre coinvolte nel torneo ci sono per l’Italia Inter e Juventus.
Commissione club FIFA Mondiale per Club – I cinque club rappresentanti e i problemi da risolvere
Proprio per affrontare il problema, ma anche altri temi legati al Mondiale per Club 2025, la FIFA ha organizzato una commissione che vede coinvolta anche l’ECA, l’organizzazione dei club europei presieduta da Nasser al-Khelaifi, presidente del Paris Saint-Germain, club direttamente coinvolto visto che parteciperà nel torneo che si svolgerà negli Stati Uniti. L’aspetto fondamentale ovviamente è legato ai diritti tv. Sembrava tutto fatto con Apple, interessata ad acquistare a peso d’oro la possibilità di trasmettere le gare in diretta, ma poi c’è stata una frenata, nonostante le parti siano in costante dialogo, ma la FIFA ha già aperto alla possibilità di tornare a vendere a pacchetti per singolo paese piuttosto che eleggere un singolo broadcaster mondiale.
Il Commercial working group sarà chiamato a dirimere questioni organizzative, vista anche l’insolita finestra in cui sono state programmate le gare che si trovano proprio a cavallo fra la stagione 2024/25 e quella successiva. Di questo gruppo fanno parte cinque club europei, di cui quattro sono presenti al torneo come Inter, rappresentata dall’ad Alessandro Antonello, Manchester City (Ferran Sorriano), Atletico Madrid (Miguel Angel Gil Marin) e Salisburgo (Oliver Mintzlaff , capo dello sport Red Bull). Completa la commissione Michael Yerschueren dell’Anderlecht, club che però non sarà negli Stati Uniti.
L’accento, come fa intuire il nome della commissione, sarà posto in primis sul settore commerciale. Si punta, infatti, a facilitare il reperimento delle risorse necessarie per far partire il Mondiale per club. Secondo le stime servono in totale 2,2 miliardi di euro tra spese e montepremi. Ma se questo rappresenta la parte più importante, sotto il punto di vista commerciale, è anche quello che presenta più incognite, visto che ci sono diversi ricorsi legali in atto che sono stati presentati da numerose associazioni sindacali di calciatori e anche da parte delle leghe europee davanti agli organi della giustizia comunitaria per abuso di posizione dominante. La FIFA viene accusata di aver intasato il calendario senza consultare i giocatori.
Allo stato attuale sono pochi i contratti definitivi già firmati con sponsor e tv e sono insufficienti per garantire quei ricavi su cui puntava inizialmente la FIFA. E il tempo sta continuando ad accorciare lo spazio di manovra e questa commissione è il chiaro esempio della volontà di rendere possibile la partenza della nuova competizione. Dall’altra parte i club che hanno conquistato la qualificazione non vogliono perdere la possibilità di incassare ricavi extra derivanti da un torneo di caratura mondiale. Ma se i ricavi promettono entrate importanti, non vanno comunque prese sotto gamba le spese da affrontare per un torneo del genere. Ad esempio, sono significative quelle che serviranno a riadattare al calcio alcuni stadi abitualmente utilizzati per il football americano.