Da Fiat a Stellantis: gli aiuti di Stato per il colosso dell’auto in 30 anni

Dal ’90 al 2019, su 10 miliardi di investimenti 4 sono soldi pubblici. Spesi 887 milioni per la cassa integrazione negli ultimi 10 anni, ma i dividendi volano oltre 16 miliardi.

Stellantis aiuti di Stato
John Elkann, presidente di Stellantis (Foto: Ufficio stampa Stellantis)

Prima nella sua fase FIAT e poi come Stellantis. È noto che negli anni il gruppo dell’automotive ha potuto contare su un’ingentissima quantità di fondi pubblici. Aiuti che ha ricostruito Il Corriere della Sera, partendo dai contratti di programma siglati spesso con il Cipe, tra il 1990 e il 2019 (includendo anche Magneti Marelli, Iveco e Pwt): nel complesso parliamo di circa 4 miliardi di euro, a fronte di poco più di 10 miliardi di investimenti dichiarati.

Si tratta di una ricostruzione parziale, dalla quale però si può stimare che almeno il 40% degli investimenti FIAT siano stati finanziati negli anni dallo Stato. Il 12 ottobre 2014 dalla fusione di FIAT e Chrysler nasce FIAT Chrysler Automobiles (FCA), con sede legale ad Amsterdam e domicilio fiscale a Londra. Il CEO Sergio Marchionne riduce la richiesta di aiuti pubblici ma le sovvenzioni statali, seppur contenute, continuano.

Stellantis aiuti di Stato – Il prestito del governo Conte II

Nel 2020, nel pieno della pandemia, con il governo Conte II in carica, FCA riceve 6,3 miliardi di prestito coperto da garanzia pubblica. La linea di credito doveva essere utilizzata per pagare gli stipendi, i fornitori e mantenere gli investimenti programmati in Italia. Denaro certamente utile alla fusione con il gruppo francese PSA da cui nasce, il 17 gennaio 2021, Stellantis, che poi si libera dai vincoli saldando i conti con un anno di anticipo.

Dal 2016 è operativo il Registro nazionale aiuti di Stato. E proprio da ottobre 2016 a gennaio 2024 sono stati versati, prima a FCA e poi a Stellantis, aiuti per 100 milioni di euro. Inclusi i circa 7 milioni di incentivi per rinnovo macchinari con industria 4.0. C’è poi la cassa integrazione: fra il 2014 e il 2020 FCA ha ricevuto contributi per 446 milioni di euro (di cui 263 a carico dell’azienda). Dal 2021 ad aprile 2024 la cassa sale a 984 milioni (280 a carico dell’azienda).

Tirando le somme: in nove anni fra cassa integrazione, agevolazioni per assunzioni e contratti di espansione, i fondi pubblici ammontano a quasi 900 milioni di euro. Ma come sta andando il gruppo Stellantis? Alla data di nascita, nel 2021, negli stabilimenti italiani lavoravano 52.740 addetti. A fine 2023 i dipendenti erano scesi a 42.700, con una perdita di 10mila posti di lavoro. Ci sono poi gli stabilimenti. Su quello di Melfi, fra il 1991 e il 2020 sono stati erogati 3,35 miliardi di fondi pubblici destinati alla costruzione dell’impianto e all’indotto.

Stellantis aiuti di Stato – I dividendi per gli azionisti

Nello stesso periodo, gli azionisti però se la passano bene. Quello principale è la famiglia Agnelli attraverso Exor con il 14,9%, poi ci sono lo Stato francese con il 6,4% e la famiglia Peugeot con il 7,1%. A partire da gennaio 2021 fino a maggio del 2024 Stellantis ha distribuito 16,4 miliardi di euro di dividendi, di cui 2,7 sono andati nella holding di John Elkann ad Amsterdam. E per l’anno prossimo il gruppo ha già annunciato che la quota di dividendi distribuita aumenterà.