San Siro, il progetto di WeBuild: struttura esterna con ristorante e museo e un nuovo primo anello

Il Meazza sarebbe coinvolto anche in opere di ristrutturazione per il secondo e terzo annelo, senza dimenticare l’esterno con un parcheggio più grande e ingressi ripensati.

Architetti bocciano piano WeBuild
(Foto: Marco Luzzani/Getty Images)

Nel pomeriggio di ieri a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, è andato in scena il tanto atteso incontro tra WeBuild, Inter, Milan e il sindaco Beppe Sala con la presentazione dello studio di fattibilità per la ristrutturazione di San Siro.

Bocche cucite dai due club milanesi, mentre il primo cittadino Sala ha manifestato tutto il suo entusiasmo dando anche qualche conferma sulle tempistiche pensate dalla multinazionale italiana: inizio dei lavori nel 2025 con un cantiere che dovrebbe durare tre anni e porterebbe la capienza a ridursi, ma entro limiti accettabili. Nei prossimi giorni si attende un commento ufficiale di Inter e Milan, che però prima dovrebbero incontrare ancora WeBuild.

Inizia però a trapelare qualche dettaglio del piano presentato da WeBuild ai club. Come riporta l’edizione odierna del La Repubblica-Milano, il progetto avrebbe la firma dello studio Cmr di Massimo Roj, lo stesso che insieme al consorzio Manica Sportium aveva disegnato gli Anelli, progetto per il nuovo stadio di Inter e Milan poi scartato dai club a favore della Cattedrale di Populous.

Questo progetto avrebbe diversi punti chiave: rifacimento completo di tutto il primo anello, sia per quanto riguarda le tribune che gli spazi coperti all’interno; un nuovo grande spazio costruito a parte ma comunicante con l’impianto che servirà ad ospitare diversi servizi, tra cui un ristorante e il museo. L’idea, poi, è quella di lavorare anche sull’esterno, in particolare sull’accesso allo stadio e sul parcheggio, per aumentarne la capienza. Sul secondo anello, invece, che è di fatto vincolato, si faranno alcuni lavori di manutenzione. Così come sarà rimesso a posto il terzo.

Inoltre, alcune voci di corridoio riportano come Inter e Milan siano rimaste favorevolmente colpite dal lavoro fatto da WeBuild in questi mesi, soprattutto nell’assecondare le proprie richieste fra tempistiche dei lavori e il capitolo molto importante riguardante l’aumento dei posti premium. E i costi? L’ipotesi iniziale prevedeva un esborso vicino ai 400 milioni di euro, ma dettagli più definiti arriveranno qualora si decidesse di andare avanti.

Intanto, per, sia l’Inter che il Milan non sembrano disposte a lasciare per strada i rispettivi progetti di uno stadio di proprietà in completa autonomia. I rossoneri, infatti, stanno portando avanti i lavori di bonifica e recinzione dell’area San Francesco a San Donato, acquistata nei mesi scorsi, mentre i nerazzurri attendono novità dal fondo Oaktree, diventato nuovo proprietario da alcune settimane, con una opzione di acquisto dei terreni dell’area Cabassi a Rozzano che scade il prossimo 31 gennaio 2025.