Totti nei guai con il fisco: versa 1,5 milioni per IVA non pagata

L’ex capitano della Roma non aveva aperto una partita Iva per regolarizzare la propria posizione fiscale in merito ai numerosi spot fatti e alle ospitate televisive dal 2018 al 2022.

Totti Iva non pagata
Francesco Totti (Foto: Claudio Villa/Getty Images)

Oltre al divorzio da Ilary Blasi, e le relative tempeste iniziali, Francesco Totti ha dovuto affrontare un’altra battaglia legale non di poco conto: quella contro il Fisco. Infatti, come riporta l’edizione odierna de La Repubblica-Roma, l’ex capitano e 10 della Roma è finito nel mirino di un’indagine della Guardia di Finanza, presa ora in carico dall’Agenzia delle Entrate, per non aver pagato l’Iva negli ultimi cinque anni. I mancati versamenti da parte di Totti hanno portato la cifra a lievitare fino a 1,5 milioni di euro.

L’Iva in questione sarebbe quella derivante delle diverse apparizioni in tv e negli spot pubblicitari, appunto, negli ultimi cinque anni, quando i versamenti sono stati pari a zero. Una volta che l’Agenzia delle Entrate ha chiesto il conto a Totti, questi si è subito preoccupato di fare ammenda e ha saldato il debito al Fisco. Una brutta parentesi per la storica bandiera della Roma, che da quando ha lasciato il calcio ha visto una lunga sfilza di noti marchi cercarlo e metterlo sotto contratto.

Ma Totti, e chi lo segue per le questioni fiscali, si sono dimenticati di aprire semplicemente una partita Iva per poter pagare l’imposta sui compensi ricevuti dai contratti di sponsorizzazione e ospitate in televisione. Tasse che Totti, è giusto precisare, pagava in parte visto che quelle dirette sui redditi sono state versate puntualmente. Ma la violazione contestata all’ex calciatore è quella di non avere rispettato la regolamentazione prevista per chi presta la propria immagine in maniera continuativa, anche a brand stranieri.