Euronext, a fine giugno il primo sciopero della storia a Piazza Affari

Il primo sciopero in assoluto di Piazza Affari si terrà giovedì 27 giugno. Lo hanno annunciato i sindacati, che temono un disinvestimento in Italia da parte di Euronext.

Piazza Affari
Piazza Affari (Image credit: Depositphotos)

Il primo sciopero in assoluto di Piazza Affari si terrà giovedì 27 giugno. Lo annunciano i sindacati che temono un disinvestimento in Italia da parte di Euronext. Il gruppo che fa capo alla Borsa di Parigi però nega, citando le «oltre 100 nuove posizioni che si sono create dall’integrazione di Borsa Italiana nel nuovo gruppo», avvenuta nell’aprile del 2021.

Da allora, secondo Fabi, First-Cisl e Fisac-Cgil, c’è stato un «costante, sistematico e complessivo disinvestimento» nel Paese. Euronext replica citando invece un «livello senza precedenti di creazione di posti di lavoro» e i «forti investimenti in formazione e compensi variabili», con l’impegno nel «supportare e valorizzare il talento dei nostri collaboratori».

Diversa la versione dei sindacalisti, che denunciano lo «vuotamento dall’interno delle strutture italiane», che induce la numero uno della Fisac-Cgil Susy Esposito a chiedere «una risposta altrettanto forte da parte dell’intero sistema», ritenendo «urgente» un «intervento istituzionale, dal parlamento al governo».

Secondo il segretario generale della First-Cisl Riccardo Colombani lo sciopero è «il chiaro segnale che l’Italia perde centralità all’interno del gruppo Euronext». A suo dire «i problemi di organizzazione del lavoro in Borsa Italiana generano carichi di lavoro non più sopportabili» e in cambio «non hanno visto un euro degli aumenti decisi con il rinnovo del contratto nazionale».

Il segretario generale della Fabi Lando Sileoni però teme una «strumentalizzazione politica della vertenza», che invece è di natura sindacale e aziendale. «Qualsiasi altra lettura a questa iniziativa corre il rischio di pregiudicarne il buon esito e, conseguentemente, di danneggiare chi lavora nelle varie società del gruppo», ha sottolineato.

La mobilitazione culminerà nell’astensione dal lavoro nelle ultime due ore di lavoro di giovedì 27. Altre iniziative sono però in programma fino al 14 luglio a seconda della società del gruppo coinvolta e si concretizzeranno nel blocco della reperibilità e degli straordinari. In questo quadro Euronext spiega che «le trattative in corso con i sindacati hanno l’obiettivo di adattare le condizioni di lavoro al nuovo percorso di crescita dell’azienda. Siamo fiduciosi che raggiungeremo un dialogo costruttivo con i nostri partner poiché il contesto è positivo».