Samp, l'accordo con il Fisco non basta: bilancio 2023 in rosso di 30 milioni

Non basta la composizione del debito a evitare un esercizio in perdita. Sui conti dei blucerchiati pesano ammortamenti e minusvalenze.

Blucerchiati SpA acquisto Sampdoria
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(Foto: GIUSEPPE CACACE/AFP via Getty Images)

La Sampdoria ha chiuso il bilancio 2023 in rosso di quasi 30 milioni di euro. Il dato emerge dal verbale dell’assemblea dei soci del club blucerchiato, consultato da Calcio e Finanza. Assemblea che si è tenuta il 13 maggio scorso, presso la sede di Gestio Capital a Milano, e alla quale erano presenti azionisti rappresentanti il 78,10% della società (percentuale riconducibile interamente a Blucerchiati SpA).

L’amministratore delegato Raffaele Fiorella ha illustrato agli azionisti «i principali aspetti del bilancio dell’esercizio 2023, che chiude con una perdita di euro 29,8 milioni, e ricorda agli azionisti come, stante il perdurare della situazione di tensione finanziaria della Società, l’esercizio sia cominciato con l’avvio della procedura di composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa ed abbia visto, grazie all’intervento di nuovi investitori, il club capace di iscriversi al campionato di Serie B determinandone il salvataggio dal rischio di fallimento».

Sampdoria bilancio 2023 – Ammortamenti e minusvalenze pesano sui conti

Per quanto riguarda il risultato economico del 2023, viene sottolineato come «l’effetto positivo indotto dall’esdebitazione, a seguito dell’omologa degli accordi di ristrutturazione da parte del Tribunale di Genova, non sia stato sufficiente a compensare le perdite generate nell’esercizio, sulle quali viene rammentato hanno avuto un impatto rilevante due elementi, ed in particolare:

  • il rientro della sospensione degli ammortamenti effettuata negli esercizi dal 2020 e al 2022, e
  • l’andamento negativo delle attività di player-trading che nel 2023 ha generato minusvalenze dei diritti pluriennali calciatori per 19,9 milioni». La cifra è riconducibile prevalentemente agli addii dei calciatori Manolo Gabbiadini e Jeison Murillo.

Sampdoria bilancio 2023 – L’impatto dell’accordo con il Fisco

Nel complesso – si legge nel verbale –, l’esdebitazione a seguito dell’omologa degli accordi di ristrutturazione ha determinato nel periodo un provento netto pari ad euro 56,4 milioni di cui euro 17,2 milioni per effetto dell’attualizzazione dei flussi finanziari futuri nei confronti di fornitori (euro 647 mila) e creditori finanziari (euro 16,5 milioni).

Con riferimento invece alla tenuta del patrimonio, che alla chiusura dell’esercizio non risentiva dei limiti previsti dal codice civile per effetto della sterilizzazione della perdita dell’esercizio 2022 pari ad euro 36,7 milioni, l’AD Fiorella ha ricordato che «il patrimonio netto potrà ulteriormente beneficiare degli aumenti di capitale derivanti dalla conversione da parte di Blucerchiati della propria quota di spettanza del Prestito Obbligazionario Convertibile sottoscritto e già liberato per cassa per circa euro 40 milioni, dei quali residuano da convertire circa euro 20 milioni».

Sampdoria bilancio 2023 – Il nuovo Consiglio di Amministrazione

Approvato il bilancio, l’assemblea ha successivamente determinato il numero dei componenti del nuovo Consiglio di Amministrazione, procedendo anche alla nomina del nuovo organo amministrativo. Matteo Manfredi, in rappresentanza di Blucerchiati S.p.A., ha proposto la conferma dei membri dell’Organo Amministrativo uscente e che il CdA sia composto da Manfredi stesso, il presidente, da Raffaele Fiorella (Amministratore Delegato) e da Maheta Matteo Molango (Consigliere).

Dopo breve discussione, «l’Assemblea, col voto favorevole di tutti i presenti ha deliberato:

  • di fissare in tre il numero di Consiglieri per il triennio 2024/2026;
  • di nominare membri del Consiglio di Amministrazione, fino all’approvazione del bilancio chiuso al 31/12/26, i signori: Matteo Manfredi; Raffaele Fiorella e Maheta Matteo Molango;
  • di fissare il compenso massimo per il Consiglio di Amministrazione in complessivi euro 500.000 lordi per ciascun esercizio o frazione in cui resteranno in carica, che sarà ripartito tra i membri del Consiglio sulla base di decisione del C.d.A., oltre al rimborso delle spese sostenute in ragione del proprio incarico».