Ricorso Agnelli, servirà un anno per il parere della Corte di Giustizia UE

Il ricorso presentato dall’ex presidente della Juventus, e da Maurizio Arrivabene, è relativo alla inibizione di 24 mesi in merito al caso plusvalenze.

Andrea Agnelli
Andrea Agnelli (Federico Tardito / Insidefoto)

Lo scorso 6 giugno, Andrea Agnelli e Maurizio Arrivabene si sono visti accogliere il ricorso presentato al Tar del Lazio in merito alla contestazione delle loro inibizioni di due anni per il caso plusvalenze.

Come riporta l’edizione odierna di Tuttosport, in essere c’è una discussione in merito alla cosiddetta autonomia dell’ordinamento sportivo che non consente di fare ricorso delle sentenze sportive presso la giustizia ordinaria. Dal discorso vengono escluse questioni relative a un risarcimento, ma questo non è il caso.

Ma il ricorso, accolto, dei due ex dirigenti della Juventus, punta proprio a far verificare tale sentenza sportiva a un tribunale ordinario. Un concetto, che in realtà è già stato espresso in passato dalla Corte di Giustizia Europea, alla quale ora il Tar del Lazio si rivolge per questo caso specifico.

Ora si attende la risposta della Corte UE, che deve analizzare se le leggi che concedono totale autonomia alla giustizia sportiva siano compatibili con l’ordinamento europeo. Ma quanto dovranno aspettare Agnelli e Arrivabene prima di avere una risposta? La Corte Europea dovrebbe impiegarci almeno un anno per analizzare e decidere sulla questione. A quel punto sarà poi il Tar a prendere una decisione, ma il giudizio della Corte UE è dirimente per Agnelli e Arrivabene.