FPF inglese, il proprietario dell’Aston Villa pronto a fare causa alla Premier

Nassef Sawiris, l’uomo più ricco d’Egitto, ritiene che le regole della Premier League siano “anti-concorrenziali” e sta cercando consulenza legale per una causa.

Aston Villa causa Premier League
(Foto: Nathan Stirk/Getty Images)

La Premier League deve affrontare la minaccia di un’altra sfida legale dopo che il proprietario dell’Aston Villa, Nassef Sawiris, ha rivelato di valutare un reclamo formale contro il Fair Play Finanziario interno. Sawiris, l’uomo più ricco d’Egitto, ha detto al Financial Times di ritenere che le regole della Premier League siano “anti-concorrenziali” e che sta cercando consulenza legale per valutare se presentare una causa.

Questa settimana, la Premier League sarà coinvolta in un’udienza arbitrale dopo che il Manchester City è passato alle azioni legali contro le regole riguardanti gli accordi di sponsorizzazione con parti correlate. L’esito di questo caso è considerato come estremamente importante per il futuro del campionato, poiché potrebbe influenzare l’entità degli accordi di sponsorizzazione stipulati con società associate alle proprietà dei club.

L’Aston Villa si è schierato con il City, di proprietà dello Sceicco Mansour, nei voti riguardanti le regole economico-finanziarie negli ultimi sei mesi. Sawiris, che a dicembre ha annunciato i piani per “trasferire” il suo NNS Group da Londra al centro finanziario internazionale dell’Abu Dhabi Global Market, ha dichiarato: «Alcune delle regole hanno effettivamente consolidato lo status quo più che creare mobilità ascendente e fluidità nello sport. Le regole non hanno senso e non sono buone per il calcio», ha commentato.

«Gestire una società sportiva è diventato più simile a fare il tesoriere o il contabile piuttosto che guardare a ciò di cui ha bisogno la tua squadra. Si tratta più di creare profitti su carta, non profitti reali. Diventa un gioco finanziario, non un gioco sportivo». Swiris ha aggiunto che le sanzioni per le violazioni delle regole sembrano «opache e apparentemente arbitrarie».

La settimana scorsa, l’Aston Villa ha fallito nel tentativo di aumentare le perdite massime permesse dalla Premier League in tre anni da 105 milioni di sterline a 135 milioni di sterline. Il club ha precedentemente sottolineato di avere operato entro i limiti imposti dalle norme, nonostante abbia annunciato una perdita di 119,6 milioni di sterline per la scorsa stagione e il settimo monte stipendi più alto della Premier League.