Crescono gli incassi da dividendi per Delfin, la holding degli eredi di Leonardo Del Vecchio, scomparso nel 2022. L’assemblea di Delfin (la holding attraverso cui vengono gestiti tutti gli investimenti, da EssilorLuxottica a Mediobanca passando per Generali), presieduta da Francesco Milleri, ha infatti approvato all’unanimità il bilancio 2023 che – si legge in una nota – ha evidenziato “un altro anno record per redditività e crescita del valore delle diverse partecipazioni in portafoglio”.
In particolare Delfin ha incassato dividendi per circa 890 milioni di euro dalle sue partecipate, cifre in crescita del 23% sul 2022. Sulla base degli “andamenti ottimali” delle partecipate, la holding stima di superare per la prima volta nel 2024 un miliardo di euro di cedole. Il valore delle partecipazioni raggiunge i 40 miliardi, dopo una crescita del 50% in 24 mesi.
“Ringrazio l’amministratore delegato Romolo Bardin e tutto il consiglio di amministrazione per i risultati raggiunti, che sono il frutto del nostro impegno per realizzare, con il sostegno della famiglia, la visione del nostro fondatore”, ha spiegato il presidente di Delfin Francesco Milleri, commentando i risultati della holding, il cui bilancio 2023 è stato approvato all’unanimità dai soci.
“Proseguiamo nel solco da lui tracciato, nel rispetto di tutte le decisioni e delle linee guida economiche ed etiche che ci ha trasmesso, con una gestione corretta e giusta delle nostre attività, orientata alla creazione di valore per i soci e per le società di cui siamo azionisti stabili e di lungo periodo”.
Chi sono i soci di Delfin? Dopo la scomparsa di Leonardo Del Vecchio, la decisione è stata quella di ripartire le quote della holding in otto parti uguali, divise tra tra la moglie Nicoletta Zampillo, i sei figli dell‘imprenditore veneto scomparso nel 2022 e il figlio di primo letto della Zampillo Rocco Basilico. Lo statuto di Delfin prevede una distribuzione dei dividendi pari al 10% dell’utile, che non è tuttavia stato comunicato.
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