Rai, da EURO 2024 alle Olimpiadi: spesi 150 milioni per un'estate di sport

Ecco a quanto ammontano gli investimenti – in crescita – della tv di Stato per i diritti di trasmissione delle due manifestazioni sportive.

Quanto ha speso la Rai per EURO 2024
(Foto: Claudio Villa/Getty Images)

Inizia una estate importante per lo sport sulla Rai, con appuntamenti come EURO 2024 in Germania e le Olimpiadi estive che si svolgeranno a Parigi. Nel 2021, come evidenziato nel bilancio Rai del 2022, questi grandi eventi erano costati 133,5 milioni di euro alla tv di Stato (Europei itineranti e Olimpiadi in programma a Tokyo, entrambi eventi slittati causa Covid).

Questa volta, tra Germania e Parigi (che televisivamente vale molto più dell’Olimpiade di Tokyo per questioni di fuso orario) gli investimenti della Rai per le due manifestazioni – scrive ItaliaOggi – arriveranno a sfiorare i 150 milioni di euro. Per la kermesse calcistica in Germania dal 14 giugno al 14 luglio la Rai ha acquisito i diritti tv free, che assicureranno 22 match in prima serata su Rai 1 (tra i quali tutti quelli dell’Italia, che arriva da campione uscente) e altri nove incontri su Rai 2, per un totale di 31 partite.

Le complessive 51 partite dell’Europeo saranno invece visibili su Sky. Rai ha già comprato gli stessi diritti tv anche per l’Europeo 2028 che si giocherà nel Regno Unito e in Irlanda. «E questo evento sportivo», ha commentato Giampaolo Rossi, direttore generale della Rai, «racconta bene il valore unico del servizio pubblico radiotelevisivo».

«Il 3 gennaio 1954 la prima trasmissione della Rai, da Milano, fu esattamente il Pomeriggio sportivo. La Rai e lo sport, quindi, sono legati a filo doppio nel racconto della nostra nazione. Peraltro, in occasione di questi campionati Euro 2024, lo sforzo produttivo ed economico della Rai è unico a livello continentale», aggiunge Rossi.

Questo perché «la nostra proposta di match è di gran lunga superiore a quella della Bbc. In Francia, ad esempio, il servizio pubblico non ha le partite dell’Europeo. E tutto questo accade nonostante le risorse pubbliche della Rai siano in alcuni casi anche un quinto di quelle di altri servizi pubblici europei. Spesso si dimentica che la Rai non è un broadcaster come gli altri, non insegue target commerciali, ma racconta l’Italia, tutta».