Juve, nessuna fretta sul nuovo sponsor: obiettivo accordo entro inizio campionato

I bianconeri in cerca dell’accordo che sostituirà l’intesa con Jeep, in scadenza al 30 giugno: la divisa 2024/25 dovrebbe essere presentata senza brand sul petto.

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(Foto: ISABELLA BONOTTO/AFP via Getty Images)

La Juventus continua a muoversi sul mercato per voltare pagina sul fronte dello sponsor di maglia. Il contratto con Jeep scadrà il prossimo 30 giugno e la società si sta già guardando intorno alla ricerca di potenziali nuovi partner (anche fuori dalla galassia Exor) per rimpiazzare un accordo da circa 40 milioni a stagione.

Come si legge nel prospetto dell’aumento di capitale, rispetto al contratto da 45 milioni annui firmato a fine 2020 (appena prima della fusione tra FCA e Peugeot) nella stagione 2023/24 le cifre sono diminuite, anche a causa dell’assenza dei bianconeri dalle coppe europee.

«Il 31 luglio 2023, le parti hanno eseguito una terza modifica all’accordo, con il riacquisto da parte della Juventus, per la stagione calcistica 2023/2024, di alcuni diritti concessi a Stellantis Europe, per un importo di 3 milioni di euro e, pertanto, con una riduzione da 45 milioni di euro a 42 milioni di euro nella remunerazione di base per la suddetta stagione calcistica. Inoltre, poiché la Juventus non parteciperà alle competizioni UEFA nella stagione sportiva 2023/2024, il corrispettivo sarà ulteriormente ridotto di 4 milioni di euro e, pertanto, a 38 milioni di euro».

Nuovo sponsor di maglia Juventus – Valutazioni in corso

L’accordo come detto scadrà il prossimo 30 giugno e, come appreso da Calcio e Finanza, continuano le valutazioni in termini del potenziale nuovo accordo. Tuttavia in casa bianconera non c’è alcuna fretta: si va verso la presentazione della nuova maglia senza sponsor sul petto, così come potrebbe non esserci alcun brand nelle amichevoli estive, ma senza urgenza da parte del club.

L’obiettivo infatti resta quello di avere un nuovo sponsor di maglia entro l’inizio del campionato, che sarà il momento in cui inizierà il periodo di massima visibilità. Anche perché sulle trattativa pesa anche la differenza di tempistiche per quanto riguarda la creazione di un budget da parte di aziende esterne al calcio, considerando i bilanci sull’anno solare rispetto agli esercizi che seguono la stagione sportiva dei club.