Stadio a San Donato, il Milan: «Nessuna incompatibilità con il progetto Inter a Rozzano»

Il club rossonero ha voluto rispondere alle dichiarazioni del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, precisando inoltre che il progetto non coinvolge nessuna area verde.

Città Metropolitana nuovo stadio Milan
Volumetria dello stadio del Milan a San Donato

Mentre si attende fine mese per conoscere lo studio di fattibilità, firmato da Webuild, per quanto riguarda la ristrutturazione di San Siro, il Milan continua a muovere i propri passi verso uno stadio di proprietà nell’area San Francesco nel comune di San Donato.

Un’ipotesi che ha visto il favore dell’attuale amministrazione comunale che, a inizio maggio, ha dato il via alla fase relativa all’accordo di programma fra le varie istituzioni e che dovrebbe richiedere un massimo di 18 mesi. Intanto la società rossonera, tramite la società Sport Life City, ha acquisito i terreni su cui dovrebbe sorgere il nuovo stadio.

Un’area che è stata difesa dai vari comitati No Stadio, ma anche dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che ai microfoni de Il Corriere della Sera-Milano aveva commentato: «Conosciamo il territorio e, quando si pensa di costruire qualcosa di imponente, si pensa al Sud di Milano perché il Nord è completamente antropizzato. Vuol dire però inserirsi in aree verdi e due stadi così vicini è ovvio che non potrebbero sussistere». Il riferimento è alle possibili costruzioni di due impianti sportivi, uno a San Donato e uno a Rozzano, con quest’ultimo che sarebbe esclusivamente dell’Inter.

A queste parole ha voluto rispondere il Milan, che in una nota all’ANSA ha precisato che il progetto del nuovo stadio a San Donato non trova alcuna incompatibilità con l’eventuale realizzazione di un nuovo impianto dell’Inter a Rozzano. La distanza infatti tra le due strutture sarebbe di 13 km in linea d’aria, mentre in città come Londra convivono addirittura otto stadi a distanze più ridotte.

Inoltre, la proposta del club rossonero è stata presentata su un’area privata ed edificabile: la zona, prosegue la nota della società, non rientra nel Parco Agricolo Sud Milano, non è uno spazio verde ma è attualmente abbandonata e degradata. Sport Life City (la società controllata dal Milan e proprietaria dei terreni) sta operando con la Polizia di Stato e il Comune di San Donato per bonificare l’intera area e metterla in sicurezza, liberandola da malavita e mal frequentazioni.

Infine, il club rossonero sottolinea come l’area non solo goda di infrastrutture come la stazione di San Donato (raggiungibile con il passante ferroviario) o la fermata della metro MM3, ma sia anche raggiungibile tramite l’Autostrada A1 e con la preesistente tangenziale di Metanopoli, con recenti studi sui flussi di traffico che non hanno evidenziato eventuali difficoltà di accesso allo stadio.