Plusvalenze Roma, l’accusa: «Effetti distorsivi sui bilanci»

L’indagine punta il dito su diverse operazioni di cessione di calciatori tra il 2017 e il 2020, prima del cambio di proprietà.

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Lo stemma della Roma (Photo Andrea Staccioli / Insidefoto)

“Effetti distorsivi” al bilancio societario per rispondere alla necessità della proprietà di “evitare apporti personali” e “osservare i parametri fissati dal c.d. Fair play finanziario”, o comunque “non aggravare i risultati economici di bilancio controllati al fine della verifica del rispetto dei suddetti parametri”.  È questo il giudizio dei finanzieri del Nucleo Pef di Roma nell’informativa finale depositata tra gli atti dell’inchiesta romana sulle presunte plusvalenze fittizie della Roma tra il 2017 e il 2020. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, si tratta di operazioni che, secondo un’ispezione della Covisoc, avrebbero permessi di mitigare il “costante disequilibrio economico consolidato tra ricavi e costi”, che affliggeva in quel periodo i conti del club.

In particolare, sono sei gli indagati dai pm di Roma per il reato di false comunicazioni sociali: tra questi ci sono l’ex presidente James Pallotta e l’ex amministratore delegato Guido Fienga, ma non l’attuale proprietario Dan Friedkin, visto che la Procura capitolina ne ha chiesto l’archiviazione, ritenendo che l’attuale proprietà sia estranea ai presunti reati.

Tra gli altri documenti rinvenuti a Trigoria dai finanzieri, è emerso un file titolato “Plusvalenze inespresse As Roma”, in cui era stato elencato il valore di mercato dei calciatori in rosa e le plusvalenze che sarebbero potute essere incassate in caso di cessione.

Tra gli indagati c’è anche il direttore finanziario giallorosso, Giorgio Francia che, interrogato dai pm lo scorso 29 settembre 2023, ha spiegato: «I prospetti che mi esibite avevano come finalità quello di specificare un patrimonio maggiore della società di quello che era possibile iscrivere in bilancio. Tali prospetti erano richiesti dalla società di revisione, ma non so che uso ne facesse. I valori di mercato espressi in tali prospetti sono specificati dal direttore sportivo che li sottoscrive. La plusvalenza è inespressa in quanto può emergere contabilmente solo a seguito di cessione a titolo oneroso».

Lo stesso Francia, a riguardo del passaggio di proprietà da Pallotta ai Friedkin, aggiunge poi: «Attualmente i rapporti con la società non sono armonici. Ci sono contrasti derivanti dalla circostanza che parte delle mie attività sono state assunte dalla Rabuano (Anna, dal 2023 nuova Chief of Financial Planning, ndr). Ho ravvisato che da fine 2022 all’interno della società sono stati assunti comportamenti finalizzati a costringermi a dimettermi». E sul ruolo dell’ex ad Fienga aggiunge: «Era Fienga che decideva come considerare le operazioni. Non c’è stato mai nessun caso in cui le operazioni siano state considerate permutative». Si tratta, tuttavia, di un metodo che in seguito non è stato ripetuto dalla nuova proprietà: «Non ci sono state –dice ancora Francia – operazioni (successive, ndr) analoghe a quelle oggetto di indagine».