La Serie B non ha ancora trovato “casa” in vista delle prossime stagioni calcistiche Dopo la scadenza dell’offerta al mercato per i diritti televisivi 2024-2027, la direzione sembrava quella di una conferma a DAZN e Sky per il prossimo ciclo. Tuttavia, a queste opzioni si sarebbe aggiunta nella serata di ieri sera una proposta che potrebbe rappresentare una svolta per i diritti audiovisivi della serie cadetta.
Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, sarebbe stato recapitato ieri un progetto di Nvp, Deltatre e Comintech, con l’assistenza legale di Deloitte. La proposta sarebbe quella di legare per le prossime cinque stagioni la partita dei diritti audiovisivi alla creazione di un canale, attraverso il quale distribuire direttamente e mediante accordi con terzi il prodotto Serie B.
L’idea di fondo ricalcava quella del triennio precedente: assegnazione di diritti non in esclusiva con la logica che più soggetti avessero partecipato, maggiore sarebbe stato l’incasso e minore l’esborso unitario visto che a variare sarebbe stato il corrispettivo pagato in base al numero degli assegnatari. L’idea dell’associazione dei club della serie cadetta è al momento quella di mettere a frutto l’avanzata nei mercati esteri prima di avere ben chiaro il quadro del punto di approdo della trattativa sul mercato domestico – raccontata da Calcio e Finanza – con Sky e DAZN.
Intanto però Nvp, Deltatre e Comintech si sono fatti avanti con un progetto il cui punto di caduta finale sarebbe in ricavi per la Serie B che, al netto dei costi di produzione, distribuzione e marketing arriverebbero a 20 milioni circa per la prima stagione, per salire fino a 29 milioni alla fine del quinquennio. Comprese le quote di distributore e partner finanziario si parla di 21,9 milioni netti il primo anno e 33,5 alla fine della stagione 2028/29.
Il progetto chiarisce anche le due principali parti attorno alle quali è costruito il business plan:
- la vendita diretta al consumatore tramite del canale (D2C);
- la vendita dello stesso canale con prodotto finito ai broadcaster, compresa una distribuzione in chiaro su Mediaset e Rai.
Per il D2C il business plan parte da 8,5 milioni di ricavi lordi per approdare a 14,6 milioni nel 2028/29, mentre per la seconda voce si va dai 21,5 milioni ai 26,3 milioni del 2028/29.