UEFA, dal 24/25 nelle coppe solo club proprietari dei propri loghi e colori ufficiali

La versione del 2024 del Club Licensing and Financial Sustainability Regulations è stata arricchita con il nuovo articolo “Licence applicant’s identity, history and legacy”.

Nuove regole licenze UEFA
Aleksander Ceferin (Foto: PATRICIA DE MELO MOREIRA/AFP via Getty Images)

La UEFA ha pubblicato in questi giorni la nuova edizione del “Club Licensing and Financial Sustainability Regulations”. Si tratta dell’insieme di norme che si applica alle Federazioni e ai club nell’ambito della partecipazione alle competizioni per club maschili da disputarsi sotto l’egida della UEFA: in sostanza, le coppe europee.

Il regolamento definisce, tra le altre cose, «i criteri minimi sportivi, sociali e di sostenibilità ambientale, infrastrutturali, di personale e amministrativi, legali e finanziari che un club deve soddisfare per ottenere una licenza dal proprio licenziante (es. un club di Serie A dalla FIGC, ndr) come parte della procedura di ammissione per partecipare alle competizioni per club UEFA».

La versione del 2024 di questo documento è stata arricchita da un nuovo articolo intitolato “Licence applicant’s identity, history and legacy”, che recita: «Tutti gli elementi che costituiscono l’identità visiva di un club di calcio in connessione e combinazione con il nome ufficiale e/o il nome della squadra nelle competizioni, come lo stemma ufficiale, i loghi, altri marchi e i colori ufficiali del club, devono essere di proprietà e sotto il controllo esclusivo del richiedente la licenza».

Come spiegato dalla UEFA stessa, questa nuova disposizione è stata inserita «per preservare e proteggere l’identità, la storia e l’eredità dei club, rafforzando così l’integrità delle competizioni e il modello sportivo europeo», un tasto sul quale la UEFA batte da anni in contrapposizione soprattutto al lancio del progetto per una Superlega europea.

«La disposizione è allineata con le modifiche del 2024 allo Statuto UEFA che difendono l’integrità delle competizioni per club e i principi di promozione e retrocessione, proteggendo la storia e l’eredità dei club e prevenendo l’elusione dei principi del merito sportivo o del processo di concessione delle licenze. Questa disposizione mira a garantire che i club di calcio siano proprietari dei beni chiave che definiscono la loro identità, salvaguardando così il loro controllo su tali beni, permettendo nel contempo ai club di ottimizzare l’uso commerciale e lo sfruttamento di tali beni», si legge ancora.

Con riferimento allo Statuto UEFA, l’articolo 51 bis specifica infatti che «le Associazioni Membri devono adottare le misure necessarie affinché i club non alterino la loro forma giuridica, la struttura del loro gruppo legale o la loro identità, a danno dell’integrità di una competizione per club; e/o a danno della storia e dell’eredità del club; e/o per eludere i principi del merito sportivo e/o per ottenere impropriamente una licenza».

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