Tebas: «Pirateria? Sappiamo dove sono i server, ma abbiamo bisogno di una legislazione urgente»

Il presidente della Liga spagnola è da sempre in prima linea contro un fenomeno che «può distruggere l’industria dello sport e dell’intrattenimento».

Liga contro Google e X
Javier Tebas (Foto: OSCAR DEL POZO/AFP via Getty Images)

La lotta alla pirateria, che ha vede molto attiva la Lega Serie A, è un obiettivo comune anche per gli altri esponenti del calcio mondiale. In prima fila c’è anche Javier Tebas, numero uno della Liga spagnola.

Attraverso il proprio account X (ex Twitter), Tebas ha sottolineato come  «La “romanticizzazione” della pirateria, o meglio la “frode audiovisiva” perché è un furto, può distruggere l’industria dello sport e dell’intrattenimento. Abbiamo bisogno di una legislazione urgente per porre fine a questa piaga, perché non è un problema tecnologico. Sappiamo dove si trovano i server e quali indirizzi IP emettono contenuti rubati, alcuni dei quali collegati alle mafie criminali».

Queste parole seguono i tre arresti che la polizia peruviana ha disposto nei confronti dei presunti responsabili di Peruteve, una piattaforma che commercializzava segnali televisivi rubati e li offriva a quasi 12mila clienti in tutto il Perù. Peruteve, da quanto constatato dagli inquirenti sudamericani, si impossessava illegalmente di contenuti di televisioni private e li metteva a disposizione di tutti i frequentatori della piattaforma illegale.

Tebas ha voluto commentare positivamente questa vicenda che nonostante sia accaduta dall’altra parte del mondo potrebbe essere un segnale inequivocabile sul fatto che la lotta alla pirateria abbia bisogno di leggi speciali capaci di travalicare i confini nazionali. Concetto espresso dallo stesso numero uno della Liga: «Ora abbiamo bisogno che governi come quello del Perù siano implacabili e istituiscano meccanismi legali per impedire che questo furto di massa venga commesso».