Stretta del Consiglio UE sul calcio: nuove norme anti-riciclaggio per club e agenti

I provvedimenti pensati dai legislatori europei entreranno in vigore dal 2029 e prevedono controlli più stringenti.

Unione europea
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Nella giornata di oggi, l’Unione Europea ha approvato in via definitiva le nuove norme in materia di anti-riciclaggio che saranno introdotte a partire dal 2029 e che riguardano da vicinissimo anche il mondo del calcio.

Infatti, queste norme prevedono controlli più stringenti  per club, procuratori e sponsor. I legislatori europei hanno fatto sapere che riconoscono che «il settore del calcio presenta un rischio elevato». Inoltre, il grande giro d’affari e il consistente flusso continuo di denaro, con transizioni internazionali e anche fuori dai confini europei, portano a una condizione tale che va regolamentate e posta sotto grandissima attenzione. E proprio per questo il rischio di vedere operazioni poco trasparenti e quasi irrintracciabili, visto che si ricorre spesso a paradisi fiscali che fanno del segreto bancario la loro forza, è elevato.

Le norme prevedono che la prima azione di controllo spetti ai club stessi che, a partire dal 2029, saranno chiamati a verificare l’identità dei loro interlocutori, che siano agenti di calciatori e possibili sponsor, e segnalare qualsiasi transazione sospetta alle Unità di Informazione Finanziaria competenti. Poi entrano in campo gli Stati membri dell’Unione dove questi club operano. Infatti, questi possono garantire esenzioni, parziali o totali, per quelle società che hanno un fatturato annuo inferiore ai 5 milioni di euro.

Il Consiglio dell’Ue, sempre in via definitiva, approva anche le regole che impongono disposizioni di vigilanza rafforzate per i “superricchi con un patrimonio totale di almeno 50 milioni di euro, esclusa la residenza principale), un limite di 10mila euro valido in tutta l’UE per i pagamenti in contanti, e l’istituzione della nuova Autorità europea per la lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo (Amla) che avrà sede a Francoforte. Quest’ultime misure, a differenza di quelle pensate per il calcio, entreranno in vigore 20 giorni dalla pubblicazione in gazzetta ufficiale.

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