Il tempo scorre e di novità importanti per la fumata bianca non sembrano poter arrivare a breve nel triangolo Suning, Oaktree e Pimco che coinvolge il prossimo futuro dell’Inter. E proprio per questo potrebbe spuntare una proroga.
Come riporta l’edizione odierna de Il Corriere della Sera, Steven Zhang vede allontanarsi sempre di più quella che sembrava un’operazione conclusa con Pimco, pronto a garantire un finanziamento da oltre 400 milioni che gli avrebbe consentito di sanare la sua posizione debitoria con Oaktree e tenersi il club nerazzurro oltre la scadenza di tale prestito fissata per il 20 maggio.
In quel giorno, in Lussemburgo, dove risiede il veicolo Grand Tower (sottoscrittore del finanziamento erogato da Oaktree) attraverso il quale Suning controlla le sue quote dell’Inter, è festa nazionale. Quindi rimane da capire se Oaktree ha dato già il suo assenso a spostare la dealine almeno fino al 21 maggio o se si attende novità decisive già nel corso di questo fine settimana. Fatto sta, che se Zhang non riesce a restituire quasi 400 milioni, comprensivi di interessi maturati dal 2021 fino a oggi, il 100% dell’Inter (vengono conteggiate anche le quote del socio di minoranza LionRock) passerebbe in mano a Oaktree.
Fra ipotesi di ostruzionismo di Oaktree, seccamente escluse dallo stesso fondo, e una certa irritazione della stessa compagnia che si aspettava una cessione della società da parte di Suning in questi tre anni, come detto potrebbe prendere piede una proroga. Infatti, qualora ci fosse da entrambe le parti la volontà di superare la scadenza, ecco che per Zhang ci sarebbe più tempo per cercare un soggetto disposto a concedergli nuovi fondi o un nuovo acquirente. In tutto questo, ovviamente, Oaktree dovrebbe dare il suo consenso per condere all’attuale numero uno nerazzurro più tempo.
Infatti, il fondo statunitense sta attendendo novità da Zhang, ma c’è massimo riserbo sulle reali intenzioni del fondo per quanto riguarda l’Inter, qualora il presidente nerazzurro non riuscisse a concludere l’affare con Pimco, o un altro soggetto finanziario, e quindi non rispettare la scadenza. Si parla comunque di un Oaktree già presente sul territorio italiano, grazie a un ufficio di comunicazione importate, e ovviamente ai suoi membri già presenti nel CdA nerazzurro.
Non è da escludere, in conclusione, che Oaktree abbia già chiesto la valutazione dell’Inter, necessaria a versare a Suning la differenza fra il valore di mercato del club e quello del debito, condizione prevista nell’accordo con Zhang. Le indiscrezioni, infatti, parlano di una valutazione dell’Inter fra gli 800 e i 900 milioni di euro, cifra di molto inferiore a quella che continuerebbe a chiedere Suning.
Oaktree, una volta riscosso il pegno, secondo alcune fonti, avrebbe tutta l’intenzione di proseguire con l’attuale dirigenza che tanto bene ha fatto in questi anni in campo sportivo e, soprattuto, economico, andando a ridurre sempre di più il rosso di bilancio. Infatti, si sa, vendere un club calcistico con i conti in ordine è sempre più facile. Ovviamente, tutto questo qualora Oaktree decidesse di escutere il pegno. Questione proroga permettendo.