Il conflitto israelo-palestinese, che va avanti ormai da diversi mesi, entra a gamba tesa anche nel mondo del calcio. La FIFA dopo essere stata costretta a veder giocare Israele in campo neutro, così come succede all’Ucraina da quasi due anni, deve affrontare la mozione della Palestina che richiede l’immediata sospensione della nazionale israeliana.
Un intervento diretto portato avanti da Jibril Rajoub, presidente della Federcalcio palestinese, che si è rivolto direttamente al numero uno della FIFA, Gianni Infantino durante la riunione del calcio mondiale andata in scena a Bangkok. «La palla è nel tuo campo», il laconico commento alla mozione presentata dal numero uno palestinese.
Così come per la Russia, sospesa da qualsiasi competizione internazionale sia da UEFA che dalla stessa FIFA, quest’ultima affiderà una consulenza legale in merito alla richiesta palestinese di sospensione di Israele. A confermarlo è stato lo stesso Infantino proprio durante l’assemblea nella capitale Thailandese. La FIFA, inoltre, terrà una sessione straordinaria del suo consiglio direttivo prima del 20 luglio per esaminare l’analisi giuridica e decidere come procedere.
Laconico il commento della Federcalcio israeliana, che ha commentato il tentativo della Palestina come «cinico» con il solo obiettivo di «danneggiare il calcio israeliano».