Cabassi: «Stadio a Rozzano, per l’Inter due opzioni sull'acquisto dei terreni»

La società nerazzurra ha ottenuto una proroga per il diritto di esclusiva sulla valutazione della costruzione del nuovo impianto fino al 31 gennaio 2025.

area stadio inter rozzano
(Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Nelle scorse settimane l’Inter ha rinnovato con la famiglia Cabassi il diritto di esclusiva per verificare la possibilità di realizzare uno stadio nell’area che ricade sul terreno del comune di Rozzano.

Il tema legato all’impianto nerazzurro è stato affrontato da Matteo Cabassi, presidente della azienda di famiglia Brioschi, durante l’assemblea degli azionisti andata in scena lo scorso 29 aprile. Nel verbale pubblicato oggi e che Calcio e Finanza ha consultato, il presidente ha infatti risposto alle domande di diversi dei soci presenti in assemblea, che chiedevano delucidazioni sulla questione stadio.

«La proprietà delle aree interessate a Rozzano – si legge nel verbale -, dove si ipotizza la costruzione del nuovo stadio dell’Inter, è detenuta da Infrafin e Brioschi, tramite Camabo, che ne possiede il 49%. Brioschi, anche per conto dell’azionista Bastogi, si sta occupando dello sviluppo dell’area cercando di individuare la migliore soluzione per la sua valorizzazione».

«È stato presentato un P.I.I., che è stato accolto, adottato e pubblicato nei primi mesi di quest’anno, insieme al nuovo P.G.T. Secondo le indicazioni del Comune di Rozzano è stato presentato un piano di recupero relativo alla parte dell’area già edificata e una richiesta di riapprovazione del P.G.T. per l’area non edificata, scindendo pertanto le relative volumetrie – continua il verbale –. Il P.G.T. è stato definitivamente approvato alla fine dell’anno scorso e in base a questo è stata confermata una volumetria di 210.000 metri quadri con destinazione variabile e la possibilità di elasticità tra le funzioni, mantenendo il vincolo di non realizzare grandi superfici di vendita e di non superare il 75% della volumetria disponibile per le residenze, è stato concordato che il P.G.T. includa esplicitamente la possibilità di insediare grandi strutture di interesse pubblico come uno stadio, un ospedale e un “data center”».

Poi il passaggio sull’Inter: «La società F.C. Internazionale Milano S.p.A. ha ottenuto un diritto di esclusiva per la progettazione e la presentazione di proposte compatibili con l’insediamento di uno stadio nella parte di area al di là della tangenziale. Il prezzo non è stato ancora fissato e l’esclusiva scadrà il 30 aprile 2024 (termine poi prorogato il giorno successivo fino al 31 gennaio 2025, ndr). Infrafin ha ricevuto una richiesta dall’Inter per prorogare l’esclusiva di alcuni mesi al fine di consentire alla società di finalizzare la proposta e le condizioni per un eventuale acquisto dell’area. Sono previste due opzioni: l’acquisto solo dell’area necessaria per lo stadio o l’acquisto di tutta l’area per realizzare, oltre allo stadio, tutte le funzioni possibili sulla stessa area. La soluzione prescelta potrebbe anche portare a una possibile operazione di scissione societaria del soggetto attuale proprietario delle aree».

Tuttavia «né Brioschi, Bastogi, né Infrafin intendono partecipare all’operazione di costruzione e sviluppo dello stadio, considerando l’alto rischio e la specializzazione eccessiva di tale operazione. La trattativa per la realizzazione dello stadio si è prolungata nel tempo a causa dell’operazione di rischedulamento del debito della società, tuttavia l’ipotesi relativa allo “stadio dell’Inter” ha portato visibilità all’area e accelerato l’iter di approvazione dello strumento urbanistico da parte del Comune. Fino al 30 giugno 2024, rimane aperta la possibilità che l’Inter e il Milan accettino la proposta del Comune di Milano per la ristrutturazione, leggera o pesante, dello stadio di San Siro. La durata e il compenso per un’eventuale proroga dell’esclusiva concessa all’Inter sono ancora in fase di discussione». La proroga, come detto, porta il termine dell’accordo Inter-Infrafrin al 31 gennaio 2025.