Arbitri, è scontro AIA-FIGC: Pacifici all'attacco sulla riforma

Al centro la volontà della Federcalcio di cambiare il regolamento delle assemblee elettive dell’Associazione Arbitri.

carlo pacifici
Carlo Pacifici (foto da video)

Se l’eventuale introduzione di un’agenzia indipendente che controlli i conti dei club ha di fatto unito il mondo del calcio italiano, le varie componenti federali continuano a viaggiare su binari diversi per quanto riguarda le riforme che la FIGC vuole introdurre. L’ultimo terreno di scontro vede protagoniste AIA e FIGC e mette sul tavolo le modifiche al mondo arbitrale che il presidente federale Gabriele Gravina sta portando avanti con martedì come data chiave per discuterle in Assemblea.

Ed ecco il primo dissenso: la discussione sui regolamenti AIA e su eventuali modifiche per l’assemblea elettiva va stralciata dall’ordine del giorno del consiglio. Come riporta l’ANSA, a chiederlo è Carlo Pacifici, presidente dell’AIA, e tutto il comitato nazionale dell’Associazione Arbitri, per arrivare a una soluzione «condivisa e non imposta», lamentandosi di aver potuto prendere visione delle modifiche che andranno all’attenzione del consiglio federale solo a pochi giorni dalla riunione, e parlando dunque di «modalità inaccettabile e di questione di metodo».

«Il documento per il consiglio federale non era stato preventivamente anticipato, andando contro a quanto concordato – ha scritto lo stesso Pacifici alla FIGC, un fatto per il quale il presidente AIA si definisce amareggiato –. Nel consiglio FIGC di martedì ci sono altri punti all’ordine del giorno fra cui “i principi informatori del regolamento AIA”. La posizione dell’Associazione è quella sì di adeguare il proprio regolamento ai principi informatori CONI, con l’attuale regolamento che comunque già garantisce la rappresentanza democratica, ma dice no a una imposizione, rivendicando la necessità di condivisione di una modifica importante, a pochi giorni dall’indignazione per «un atto unilaterale del Governo», ovvero il progetto per un’autorità di controllo sui bilanci dei club professionistici. L’Aia chiede dunque uno stralcio per un «approfondimento interno», al fine di arrivare a una soluzione «condivisa e non imposta».

Posizione che ha portato all’immediata replica della FIGC, che ha fatto sapere all’ANSA come «i principi che hanno ispirato la bozza del documento inviato in preparazione del consiglio federale di martedì prossimo sono stati discussi con il presidente dell’AIA, Pacifici, in un’apposita riunione convocata giovedì 9 maggio, tanto che in virtù di questo confronto non sono state inserite altre proposte per agevolare un ulteriore confronto. In particolare – proseguono da via Allegri – sono stati affrontati e condivisi il prolungamento a due anni degli incarichi degli organi tecnici e l’introduzione del suffragio universale. Quest’ultimo ha l’obiettivo di garantire la più alta forma di democrazia nell’AIA, attraverso il voto di tutti gli arbitri e di favorire la partecipazione attiva di tutti gli associati (anche con più candidature), senza alcuna intermediazione».

Al momento Pacifi intende replicare a questa affermazione della Federcalcio nel consiglio federale di martedì, ma l’Associazione Arbitri ha fatto sapere all’ANSA che «il presidente dell’AIA conferma quanto scritto nella mail inviata alle componenti federali, con la richiesta di stralcio del documento, e afferma che risponderà istituzionalmente nella riunione di martedì».