Abodi avanti sulla riforma: «UEFA e FIFA preoccupate? L’autonomia non è in discussione»

Il ministro dello sport: «L’Autorità vuole risolvere un problema, non crearne un altro».

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Andrea Abodi (Giovanni Pasquino / Deepbluemedia / Insidefoto)

“Il dato più importante è che tutti abbiamo lo stesso obiettivo, vogliamo una capacità di lavorare sulla reputazione e sulla credibilità del sistema anche attraverso gli aspetti economico-finanziari. Ancorché la Federazione e il Coni abbiano manifestato delle contrarietà, mi sembra che ci siano le condizioni. Noi dobbiamo assumere delle decisioni e quella della terzietà, dell’indipendenza, dell’autorevolezza di questa autorità che vogliamo costituire ci porta ad andare avanti”. Lo ha detto Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani, arrivando ieri alla 74/a assemblea degli albergatori a Viareggio.

“Possiamo avere idee differenti sullo strumento, sulle modalità di adozione, ho visto anche segnali di apertura da parte di alcune componenti che vanno valorizzati – afferma Abodi -. È evidente che non potrò non tener conto delle cose che ci siamo detti, peraltro la bozza su sui si è aperta la dialettica è una bozza per condivisione interna e invece è diventata di condivisione nel mondo, non che questo ci preoccupi perché la trasparenza è vitale, ma ci saremmo risparmiati delle polemiche”.

“Gli strumenti possono cambiare natura purché perseguano l’obiettivo e credo che il viatico giusto sia la terzietà dei soggetti che devono controllare. Il tutto – sottolinea ancora Abodi – nel rispetto dell’autonomia sportiva che si manifesta nell’acquisizione da parte di chi dovrebbe controllare dei criteri che devono essere valutati, degli indicatori che devono essere misurati e poi la consegna al Consiglio federale della decisione di iscrivere al campionato un club”.

“L’Uefa ha la condivisibile preoccupazione di capire esattamente quale sarà la norma. Se ci fosse stata un po’ più di prudenza avremmo potuto rispondere con maggiore precisione, sapendo che lo strumento vuole contribuire a risolvere un problema e non vuole crearne un altro. Non è in discussione l’autonomia dello sport”.

“Mi auguro che si abbia la capacità di spiegare all’Uefa e alla Fifa che quella dell’autonomia è una preoccupazione anche del governo” ha concluso Abodi, spiegando di aver “ricevuto la lettera per conoscenza” dal presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina.