Nell’ambito della collaborazione editoriale annunciata ieri tra Calcio e Finanza, Calciomercato.com e Goal, il primo articolo mette a confronto i dati economici di Real Madrid e Bayern Monaco verso la sfida della semifinale di ritorno di Champions League in programma stasera.
L’aristocrazia del calcio anche a livello economico si sfida per un posto in finale di Champions League. Da un lato il Real Madrid, dall’altro il Bayern Monaco, nobiltà sportiva che diventa fattore anche nel crescere due superpotenze mondiali guardando anche ai bilanci. I numeri d’altronde parlano chiari: patrimoni netti da mezzo miliardo ciascuna, ricavi che strizzano sempre più l’occhio al miliardo, utili costanti anche durante gli anni più complicati. Il risultato finale è simile, ma le strade per arrivarci sono diverse, anche perché i contesti sono differenti.
Nel ventunesimo secolo i due club sono andati a braccetto, unendo risultati sportivi a bilanci floridi. Il Bayern non è mai riuscito a colmare il divario rispetto ai rivali di stasera, anche a causa di un contesto nazionale ridotto (soprattutto per quanto riguarda il mercato dei diritti televisivi), pur essendo il simbolo della capitale economica della Baviera, cioè la regione più ricca della Nazione più ricca d’Europa, tanto che nel suo azionariato ci sono tre colossi come Adidas, Allianz e Audi che incidono anche in tema di ricavi.
La differenza tra i conti delle due società quindi c’era già quasi venti anni fa, nel 2004/05 (prima stagione con dati ufficiali disponibili per il Bayern Monaco): una annata in cui il fatturato dei bavaresi era pari a 190 milioni di euro, rispetto ai 302 milioni del Real Madrid. La crescita in questi anni è stata costante per entrambe le società, così come costanti sono stati i bilanci chiusi in utile. Due mosche bianche, in un sistema che ha vissuto anche stagioni difficili soprattutto durante il periodo legato al Covid.
Da un lato il sistema calcio europeo (con la crescita dei ricavi soprattutto da diritti tv), dall’altra la capacità di rappresentare la nobiltà soprattutto a livello commerciale oltre che sportivo, ha permesso ai due club di spingere verso l’alto i rispettivi fatturati, arrivando ora ad avvicinarsi sempre più alla quota di un miliardo di ricavi nella singola stagione. Da quei dati del 2004/05 fino ai bilanci della stagione 2022/23, infatti, il CAGR (ovverosia il tasso di crescita annuale) è stato dell’8% per il Bayern Monaco e del 6% per il Real Madrid: nello stesso periodo il CAGR del PIL della Germania è stato pari al 2%, quello della Spagna pari invece all’1%. Riuscendo però al tempo stesso a tenere sotto controllo i costi, visto che per quanto riguarda il Real la crescita annua è stata pari sempre al 6%, mentre per il Bayern del 7,7%.
Real Madrid-Bayern Monaco, utili record nei bilanci
L’ultima riga dei bilanci di entrambe, così, da anni vede il segno più. Negli ultimi dieci esercizi, parliamo di utili per quasi 255 milioni per il Bayern Monaco e di quasi 230 milioni per il Real Madrid, per un totale di 482 milioni di euro.
Allargando lo spettro di analisi, dal 2004/05 gli utili complessivi dei due club sono stati pari a 777 milioni, di cui 315 milioni per il Bayern e 461 milioni per il Real Madrid. Anche nelle stagioni più colpite dalla pandemia (2019/20 e 2020/21 in particolare), alla fine entrambe hanno fatto quadrare i conti, sfruttando nel caso degli spagnoli anche qualche “trucco” come l’accordo da 360 milioni con Sixth Street. Numeri che inoltre hanno spinto anche in alto i rispettivi patrimoni netti i quali, se sommati, al 30 giugno 2023 toccavano quota 1,094 miliardi di euro: 558 milioni per il Real Madrid, 536 milioni per il Bayern Monaco, con un tasso di crescita annua rispettivamente pari al 7% e al 10% dal 2004/05 al 2022/23.
Real Madrid-Bayern Monaco, i ricavi a confronto
I conti dell’ultima stagione mostrano ancora la capacità di tenere in equilibrio tutte le voci del bilancio, nonostante gli investimenti non siano mancati. Il Bayern Monaco ha visto il fatturato arrivare a quota 854 milioni di euro, spinto dai ricavi commerciali ma anche in parte minore dalle plusvalenze (110 milioni), mentre il Real Madrid ha sfiorato il miliardo fermandosi a quota 946 milioni di euro sempre con un centinaio di milioni di ricavi dalle plusvalenze. Negli ultimi 10 anni, il Bayern ha messo in fila ricavi per 6,589 miliardi di euro (media di 659 milioni annui), mentre il Real addirittura 7,888 miliardi (media di 788 milioni).
Nonostante nel frattempo il mercato dei diritti televisivi sia esploso, entrambe hanno avuto fin da subito la capacità di puntare sull’aspetto commerciale: oggi per il Bayern gli sponsor portano circa il 30% del fatturato mentre per il Real Madrid addirittura il 35%, in entrambi i casi con un peso maggiore rispetto ai diritti televisivi. Ma le percentuali erano simili già nel 2004/05, dimostrando l’attenzione che oggi ha portato a incassare oltre 250 milioni per i bavaresi e quasi 330 milioni per gli spagnoli dagli accordi commerciali.
Real Madrid Bayer Monaco, stipendi e bilanci a confronto
In tutto questo, dicevamo, resta anche il tema dell’equilibrio: nel 2004/05 le spese per stipendi e ammortamenti per il Bayern Monaco arrivavano poco al di sotto del 70% del fatturato, mentre per il Real Madrid si fermavano al 53%. Quasi venti anni dopo, le percentuali ora sono ancora ampiamente al di sotto del margine considerato di potenziale allarme (ovverosia il 70%): nel 2022/23 infatti erano pari per entrambe al 64%, con costi per stipendi e ammortamenti pari a circa 550 milioni per i bavaresi e 600 milioni per i blancos, di cui rispettivamente 415 e 452 milioni solo per gli stipendi. Non a caso, i due bilanci si sono chiusi per l’ennesima volta in utile e così potrebbe essere ancora: anche perché oggi in palio c’è la finale di Champions League che vale almeno 15,5 milioni di ricavi aggiuntivi, con i due club che per la stagione 2023/2024 hanno già superato i 100 milioni di incassi dai premi UEFA.