Niente Goal Line Technology nella Liga? Costi ritenuti troppo alti

Il massimo campionato spagnolo è l’unico, fra i principali tornei europei, a non disporre di questa tecnologia che in Italia è presente dalla stagione 2015/16 ed è stata introdotta anche in Serie B dal 2021.

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(Photo by THOMAS COEX/AFP via Getty Images)

Ieri si è giocato l’ultimo Clasico della stagione fra Real Madrid e Barcellona, che ha visto ancora una volta la vittoria delle Merengues che sono sempre più vicine alla vittoria della Liga. Ma come ogni super sfida fra queste due squadre, non sono mancate le polemiche fra decisioni arbitrali contestate e rigori assegnati. Ma l’episodio che ha fatto più discutere, e che sarà al centro dell’attenzione nelle prossime settimane, riguarda un gol fantasma.

Sul risultato di 1-1, al 28′ del primo tempo c’è un calcio d’angolo a favore del Barça. Battuta in mezzo di Raphinha e conclusione di Yamal che viene respinta da Lunin a cavallo della linea di porta. La sensazione è che la parata dell’estremo difensore del Real avvenga quando la palla abbia attraversato la linea di porta. Grandi proteste dei blaugrana e controllo del VAR lungo due minuti che chiude la sua revisione, senza avere una inquadratura che consentisse di vedere, senza alcun dubbio, se la palla fosse entrata del tutto o meno. La decisione finale sorride al Real, niente gol e grandissime proteste di Xavi e dei suoi giocatori.

Proteste che dal campo passano subito ai piani alti della federazione, visto che proprio a inizio stagione si è deciso di non dotare il massimo campionato spagnolo della Goal Line Technology, presente in tutti i campionati europei, compresa la Serie A che l’ha adottata ormai dalla stagione 2015/16. Ma come mai in Liga non è presente la Goal Line?

Come detto, in estate si è a lungo dibattuto in seno alla Federazione, guidato da Javier Tebas, se fosse il caso di adottarla anche in Liga. Visto anche che è stata introdotta nella Serie B italiana dal 2021/22, ed è stata decisiva nella scelta di non assegnare un gol proprio sabato scorso in Brescia-Ternana. Tornando in Spagna, la decisione finale ha visto prevalere il fronte del no, guidato dallo stesso numero uno.

Dietro a questa scelta, la volontà di non pagare la licenza alla FIFA. A rivelare il costo per dotare ogni campionato della Goal Line, è stato nei mesi scorsi l’ex arbitro spagnolo Eduardo Iturralde Gonzalez: «La Goal Line Technology, viene data dalla FIFA sotto forma di licenza. Per ottenere questa licenza, il campionato che la vuole adottare deve pagare alla stessa FIFA una quota di 3,5 milioni di euro. Tebas e la Liga non vogliono spendere questi soldi, o almeno non li vogliono dare alla FIFA», ha detto a Cadena Ser.

Sicuramente questo nuovo caso di gol fantasma, farà tornare la discussione sulla Goal Line Technology ancora alla ribalta in Spagna. Infatti, era già successo dopo l’assegnazione di un gol di Griezmann, molto contestata, in un Espanyol-Atletico Madrid nella terzultima giornata di Liga della scorsa stagione. In quell’occasione il presidente dei catalani, Melero Lopez, aveva presentato anche un esposto per far rigiocare la partita, visto che la palla calciata dall’attaccante francese, fu dimostrato, che non oltrepassò del tutto la linea di porta.

Ora, a recriminare è il Barcellona, che si sente penalizzato nella partita più sentita e seguita del calcio spagnolo che ha ribadito come sia ormai necessaria la scelta di dotarsi della Goal Line Technology anche nella Liga. Tebas permettendo.