Cardinale: «Penso di rimanere al Milan a lungo. Puntiamo a vincere»

Il patron del Milan ha aggiunto: «Il mio obiettivo è costruire una realtà solida e vincente. Solidità e autonomia finanziaria sono necessarie per vincere in maniera sana le competizioni».

Cardinale
(Foto: ISABELLA BONOTTO/AFP via Getty Images)

Il fondatore di RedBird e proprietario del Milan Gerry Cardinale è tornato a parlare. Lo ha fatto in un’intervista a Il Sole 24 Ore, alla vigilia del derby con l’Inter, nella quale ha toccato diversi argomenti legati al club rossonero.

L’imprenditore è partito da un punto centrale, il controllo del club rossonero: «Visto l’interesse che rilevo sulla nostra proprietà, vorrei chiarire i fatti una volta per tutte: RedBird è l’azionista di controllo del 99,93% di AC Milan; il restante 0,07% è costituito da singoli investitori italiani che sono tifosi di lunga data del Club. Ho anche chiesto ai New York Yankees di investire una piccola quota di minoranza insieme a RedBird come parte del nostro investimento complessivo, data la forte partnership di 25 anni che ho con loro».

Continua Cardinale: «Quando abbiamo preso il controllo del club al momento del closing, Elliott ha fornito un prestito a RedBird con una durata di tre anni e zero diritti di governance. Questo prestito non è diverso da qualsiasi altro finanziamento di terzi che avremmo potuto ottenere, con l’ulteriore vantaggio che Elliott ha portato un track record di miglioramento di AC Milan prima della nostra acquisizione».

Il patron del Milan ha aggiunto: «Sono appena arrivato e non ho alcuna intenzione di vendere il Milan. Il mio obiettivo è costruire una realtà insieme solida e vincente. La solidità e l’autonomia finanziaria sono condizioni necessarie per vincere in maniera sana le competizioni. Il Milan ha margini straordinari di crescita nella performance sportiva e margini enormi di miglioramento economico. Non siamo in testa al campionato? Siamo comunque al secondo posto. E non smetteremo mai di puntare a vincere. Perché dovrei rinunciare alla proprietà? Non ci sono colloqui con alcun investitore che possa ottenere il controllo o la governance del Milan. Penso di rimanere a Milano a lungo».

Su investitori e controllo del club, Cardinale ribadisce i concetti già espressi nei mesi scorsi durante un’intervista a Calcio e Finanza. L’imprenditore si sofferma poi su RedBird, società che gestisce 10 miliardi di dollari di patrimoni per conto di un gruppo di investitori istituzionali e di family office: «Il 40% delle aziende che abbiamo in portafoglio è costituito da società nate da zero, tutte con flussi di cassa positivi o in pareggio operativo fin dall’inizio e tutte che hanno occupato un segmento nel loro settore che prima non esisteva o che prima era poco significativo».

Cardinale chiude parlando di sport, «uno degli elementi fondamentali della mia idea di piattaforma. Il nostro portafoglio di attività sportive rappresenta un valore totale di 30 miliardi di dollari, di cui 5 miliardi di dollari di valore per le società che abbiamo creato. Credo nel modello della public private partnership, che è fondato sulla unione fra le comunità e fra chi ha i soldi e chi non li ha. Il caso del Milan è perfetto. C’è il Milan, che è insieme una impresa e una squadra di calcio. C’è la proprietà, che è RedBird. C’è la comunità dei tifosi. C’è la città».