Scontro DAZN-Bundesliga, sospesa l'asta dei diritti tv in Germania

La piattaforma di sport in streaming ha scritto una lettera alla Lega tedesca accusandola di «limitare la concorrenza» sul mercato.

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(Photo by Christof Koepsel/Getty Images)

E’ scoppiato il caos in Germania sul fronte diritti tv. La DFL (Deutsche Fussball Liga, ente organizzatore delle due massime serie calcistiche del Paese) ha bloccato l’asta per i diritti televisivi del quadriennio 2025-2029 a seguito di una denuncia presentata da DAZN sul suo svolgimento. La piattaforma di sport in streaming – che in Italia trasmetterà tutte le partite di Serie A fino al 2029 – ha accusato la Lega tedesca di limitare la concorrenza e ha inviato una dura lettera ai vertici della DFL.

Secondo quanto riportato dalla stampa sportiva in Germania, il caos è nato dalla decisione della DFL di non assegnare a DAZN il pacchetto B di diritti tv, riservato alle sole pay-tv, che comprende 196 partite in diretta a stagione tra quelle del venerdì sera, quelle del sabato alle ore 15.30 e gli spareggi per la promozione in Bundesliga. Il pacchetto è considerato il più costoso e questi diritti sono attualmente detenuti da Sky nel Paese.

La piattaforma streaming ha inviato così una lettera alla DFL, trasmettendola contemporaneamente ai 36 club delle prime due divisioni professionistiche tedesche (la Bundesliga e la 2. Bundesliga), denunciando la mancata assegnazione del pacchetto B nonostante la presentazione di quella che è stata definita «l’offerta finanziariamente più attraente e convincente».

«Siamo stati portati a credere che la nostra offerta fosse significativamente più alta di qualunque altra – continua DAZN nella lettera –. Non abbiamo altra spiegazione per questo comportamento se non che la direzione della DFL avesse già deciso il risultato, assegnando il pacchetto B al suo offerente preferito e privando i club della loro quota del reddito aggiuntiva derivante dall’offerta DAZN senza condurre un altro giro di offerte». Seppur non sia stato citato direttamente, l’offerente indicato da DAZN è la rivale Sky.

Le regole del bando 2025-2029, che ha visto l’eliminazione della single buyer rule, stabiliscono che un’offerta sarà accettata se è l’unica superiore al minimo indicato e se la seconda offerta più alta prevede un corrispettivo inferiore di oltre il 20%. Il primo criterio viene evidenziato da DAZN come quello dirimente per questa questione. Non è noto quanto abbia offerto Sky, ma vi è certezza del fatto che l’offerta di DAZN sia superiore del 20%, come previsto dalle regole per arrivare all’assegnazione.

Inoltre, nella lettera inviata alla DFL, DAZN denuncia la richiesta da parte dell’ente calcistico di una garanzia bancaria per l’offerta con sole 24 ore di preavviso, nonostante nel regolamento del bando non si faccia cenno a questa condizione come necessaria. La presentazione di garanzie sarebbe dovuta solamente qualora l’offerente avesse avuto problemi con pagamenti in passato, eventualità che DAZN ha escluso categoricamente.

DAZN, attraverso la lettera firmata dall’amministratore delegato Shay Segev, ha sottolineato che non ha nessuna intenzione di presentare garanzie bancarie riguardanti la propria offerta, ma solamente «una dura lettera di comfort (come abbiamo fatto con il bando precedente). Nonostante questa posizione fosse stata precedentemente accettata. Lunedi, 15 aprile 2024, nel bel mezzo della procedura di gara, la DFL ha chiesto una garanzia bancaria molto specifica entro 24 ore – un compito impossibile».

Richiedere una garanzia bancaria per assicurarsi che un partner mediatico effettui i pagamenti per i quali si è impegnato con l’offerta sarebbe anche un procedimento legittimo all’interno dell’asta. Tuttavia: nel ciclo dei diritti attuale, iniziato con la stagione 2021/2022 e che si estende fino alla fine della prossima stagione, l’ente guidato da Christian Seifert decise di rinunciare a questo specifico aspetto. DAZN è da tempo un affidabile detentore dei diritti sportivi di punta in tutta Europa e in Germania ci si chiede perché una richiesta del genere sia arrivata solamente ora.

«La richiesta di garanzie finanziarie sproporzionate e il rifiuto di una prova di solvibilità – prosegue ancora la lettera –, che sarebbe pienamente conforme agli interessi legittimi della DFL GmbH, costituisce un abuso della posizione dominante sul mercato dei diritti di trasmissione delle partite di calcio in Germania e rappresenta una decisione di un’associazione imprenditoriale che limita la concorrenza».

Tali accuse sono state respinte con forza dalla DFL, che da parte sua sostiene di non avere commesso alcun errore nella procedura per l’assegnazione dei diritti. Ora è interessante capire come evolverà la situazione. Tuttavia, sembra improbabile che l’Antitrust intervenga. DAZN ha dichiarato alla rivista Kicker di avere «delle preoccupazioni riguardo a certi elementi del processo di assegnazione e ha sollevato direttamente questi problemi con la DFL. DAZN continua a impegnarsi per creare valore aggiunto per la Bundesliga, i suoi club e i suoi tifosi. Non commenteremo ulteriormente questo argomento in questo momento».